In un’epoca che subisce l’evoluzione
dell’andamento collettivo, si sviluppa la necessità e l’obbligo di aggiornarsi e di inseguire il flusso definendo una propria dimensione. Sembra più difficile a dirsi che a farsi. ” Il digital va veloce, ma noi stiamo al passo” questo è uno dei primi must di Stefania Cassarino, Lady Marketer. Il marketing digitale è uno dei settori che sta interessando vari aspetti della vita lavorativa degli uomini e delle donne sino a diventare un vero e proprio ruolo di preminenza.
La donna dotata d’intelligenza emotiva sembra più predisposta agli impegni e alle deduzioni che ne conseguono. Nel suo status di Lady Marketer, Stefania Cassarino illustra “Lady Marketer è un progetto attraverso il quale cerco di informare sulle tematiche del digital marketing, dando soprattutto spazio alle donne che lavorano nel campo.” Per rispondere ai quesiti che ne derivano, Stefania ha creato una rubrica DONNE nel DIGITALE alla quale ha associato “un gruppo Facebook di confronto. Si tratta di una rubrica dedicata proprio a loro: le professioniste che hanno fatto del digitale una parte fondamentale del loro lavoro e della propria carriera. Da giornaliste ad assistenti virtuali fino ad arrivare a blogger e dipendenti del settore che sono riuscite ad iniziare una carriera in azienda.” Stefania afferma di essere molto soddisfatta e aggiunge “è un progetto in cui credo molto e che mi permette di stare a contatto con tante piccole realtà che ancora faticano ad abbracciare la rivoluzione digitale, divenuta ormai fondamentale.” Stefania Cassarino è una giovane donna 26enne con tante idee e preparazione alle spalle. “Dopo una laurea in relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa, una tesi in marketing, mi sono trasferita in Australia, dove vivo da ormai 3 anni. Dopo aver consolidato la lingua sono riuscita ad avviare la mia attività di consulenza freelance presso agenzie di Melbourne.”
La Cassarino denota un carattere deciso e tipico di una Lady Marketer “il mio lavoro è al momento prettamente di consulenza esterna e gestione canali social e blog. Nonostante le difficoltà continuo ad informare e informarmi, non è di certo un settore in cui puoi stare con le mani in mano!” Magari sarà la prima volta che risuona tale appellativo oppure esistono altre Lady Marketer? Stefania Cassarino risponde così “il mondo è pieno di Lady Marketers, anche se spesso non le conosciamo o non le vediamo. L’idea della community e della rubrica donne nel digitale nasce proprio da questa constatazione. In un settore, quello del digitale sì, ma anche del marketing e della comunicazione, sembra che non lavorino donne, quando invece forse siamo la maggioranza. Pensi ai grandi del settore: difficilmente verranno in mente nomi femminili.” Curiosando nel gruppo Facebook Donne nel Digitale suscita interesse un post recente dove Stefania spiega la legge della percezione a grandi linee.
Una delle leggi più importanti del marketing su cui qualcuno sottolinea la branca di neuromarketing. La Lady Marketer spiega questa legge ed il motivo per cui viene associata la cognizione di neuromarketing “La legge della percezione è una delle leggi fondamentali del marketing, sin dai suoi albori. Al Ries spiega molto bene questo in poche parole: il marketing è una battaglia di percezioni, non di prodotti. Ed è proprio vero. In un mondo dove il monopolio ormai non esiste piu’, dove le barriere di entrata sono ormai esigue e la competizione cresce sempre di piu’ in ogni mercato, è fondamentale puntare sulle emozioni, sulle percezioni, piu’ che sulle caratteristiche del prodotto. Parliamoci chiaro, il nostro cliente è sempre piu’ attento, vero, ma non dobbiamo mai dimenticarci che il cliente è una persona, un essere umano. Mi colpì molto una frase del corso di neuromarketing all’Università. Parafrasando recitava così: per anni si è pensato che l’essere umano fosse un individuo razionale che provava emozioni, ma è il contrario. L’essere umano è un individuo emotivo che razionalizza. Da questo semplice concetto si ribalta tutto, e la percezione, sulle emozioni, gioca un ruolo importantissimo. E’ la percezione di un qualcosa a far sì che in qualche modo idealizziamo un prodotto, ed è la stessa percezione di un qualcosa che ci spinge a compiere la scelta di acquistare.
E’ la stessa percezione di un brand che fa il brand stesso.” Poi Stefania si sofferma sul post sottolineatole “faccio l’esempio di un esperimento di neuromarketing condotto sugli Yogurt e sulla diversa percezione che abbiamo dei prodotti brandizzati rispetto a quelli di marche non conosciute o percepite come di secondo livello.
Durante questo esperimento infatti, vengono fatti assaggiare 3 tipi di yogurt in 2 fasi diverse:
1. CONSAPEVOLE: il consumatore vede i prodotti, legge l’etichetta, assaggia e sceglie quale, a suo parere, è migliore dell’altro.
2. BLIND: il consumatore in questo momento è bendato, non sa quale yogurt sta assaggiando e, sulla base del gusto sceglie il prodotto preferito.
E’ molto interessante vedere come i risultati delle due diverse fasi siano completamente diversi, quasi opposti.
Ma su questo si apre un capitolo vastissimo con esempi infiniti ad esempio la percezione del prezzo. C’è un motivo per cui i prezzi come € 4,99 siano così utilizzati. Uno di questi è la tendenza ad arrotondare al ribasso, percependo il prezzo come inferiore.Oppure ancora i colori. Vi siete mai chiesti perchè la maggior parte degli assorbenti da donna siano sulle tonalità del viola? Non è un caso. Il viola è percepito come colore “anestetico”, di tranquillità e meno dolore. Esempi nel marketing ce ne sono infiniti e si applicano ai diversi settori: dal personal brand, alla pubblicità, al prezzo. Tutto verte sull’emotività umana, sulle percezioni, perchè alla fine è con quelle che scegliamo cosa acquistare.
E’ da qui che nasce il neuromarketing: dall’ambizione folle e tenace di studiare le emozioni, comprenderle. In un contesto commerciale così pieno di stimoli, l’unica cosa su cui si può vertere rimane l’emotività, una battaglia di percezioni dove non importa vendere il prodotto per le proprie caratteristiche, ma emozionare, far percepire il valore, il beneficio, entrare nel cuore delle persone.” Stefania Cassarino è stata molto chiara ed esaustiva nello spiegare questa legge fondamentale del marketing. La sua dialettica così articolata e a suo agio in questo settore sempre in continua evoluzione potrebbe suscitare la domanda “ti definisci una donna futuristica?” E Stefania prontamente precisa “non è una questione solo di donna futuristica, è il mondo che va in quella direzione e io sono felice di farne parte e di incontrare centinaia di altre donne che, come me, vanno in quella direzione e la perseguono con tutte le difficoltà del caso.” Stefania Cassarino incarna appieno l’esempio della donna che mette in pratica l’idea di Anthony Robbins ” SE VUOI CREARE IL VERO CAMBIAMENTO NELLA TUA VITA DEVI ELEVARE I TUOI STANDARD.”