un’esposizione fotografica di Toni Garbasso immerse nelle bellezze della città punica.
Marsala è un comune italiano di più di 82.000 abitanti. E’ il quinto comune più popoloso in Sicilia.
La città, famosa per lo sbarco di Garibaldi e dei Mille nel 1860, custodisce un tesoro inestimabile: la produzione del vino Marsala e dal 1987 è la Città del Vino. Marsala sorge sulle rovine di un’antichissima città punica “Lilibeo” da cui deriva l’appellativo ‘lilibetani‘ (gli abitanti del centro e di Mozia).
Cicerone e Marsala
Cicerone divenne questore, tra il 76 e il 75 a.C., quando la città si chiamava Lilibeo. Marsala fu resa celebre per la frase affermata dallo scrittore e oratore latino: «Splendidas civitas Lilibetana».
Grazie all’onestà e bravura nel suo lavoro fu amato in città. Dopo due anni dopo fu chiamato per la causa intentata contro Gaio Verre accusato di aver rubato ai cittadini e allo Stato. La scaramuccia giuridica fu vinta naturalmente da Cicerone. Al Museo Archeologico Baglio Anselmi è esposto un mezzobusto in suo onore.
Luci, ombre e vedute per scoprire una nuova Marsala
Il comune della provincia trapanese in questo è sotto il faro perché sta ospitando un’esposizione fotografica di Toni Garbasso “Marsala: vedute, luci/ombre, appunti di viaggio“. La mostra è curata da Bianca Cimiotta Lami e sarà inaugurata il 1° giugno alle ore 18:00 all’interno dell’ex Convento del Carmine di Marsala.
La mostra, che in una nota viene definita “un invito a scoprire la natura della città” sarà aperta al pubblico fino al 15 giugno.
Chi è Toni Garbasso?
Nato in Messico nel 1958, Toni Garbasso vive fra Roma e Cittanova (Ve). Dai primi anni ’80, ha lavorato per riviste e studi di architettura. Dal 1998 è pioniere della “fotografia immersiva”, realizzando tour virtuali di musei, esposizioni e luoghi d’arte.
“Ho preso questi appunti visivi – dice Garbasso – nelle mie visite a Marsala. La mia natura di ricercatore di luoghi e di spazi mi ha portato a curiosare nel tessuto urbano del centro storico della città ma poco alla volta anche ad uscirne e conoscerne l’intorno. In questi ultimi cinque anni ho ripreso dunque una Marsala ‘diversa’ fuori dagli stereotipi“.