Meduse e veleno urticante: cosa sono, come pungono, rimedi e le più velenose

Cosa sono le meduse e quanto possono essere pericolose per l'uomo? Alcuni consigli nel caso in cui veniate morsi da questi esseri marini.

Poche persone in questo mondo oserebbero dire di amare le meduse, eppure, se ci soffermiamo qualche minuto ad ammirarne una, non possiamo non essere affascinati da queste creature marine, tanto leggiadre quanto letali. Talvolta, il loro colore contrasta con il blu del mare, altre volte, invece, risultano essere trasparenti e molto difficili da vedere ad occhio nudo. Le meduse vengono viste come una minaccia per i bagnanti e sono una delle cause principali dell’abbandono delle spiagge da parte dei vacanzieri. In alcuni lidi sono state create delle reti anti-medusa, in maniera tale da creare piscine “medusa-free”.

Cosa sono le meduse

Come esprime minuziosamente il portale Ormeggi Online, le meduse sono delle creature plantoniche della famiglia degli Cnidari. Il caratteristico aspetto gelatinoso delle meduse è giustificato dal fatto che il loro corpo sia composto dal 98% di acqua. Ma come è formata anatomicamente la medusa? Nulla di più facile da spiegare, in quanto la struttura corporea di questo animale marino è molto semplice. Essa è formata dall’ombrello, dalla bocca (che si collega alla cavità gastrovascolare) e da diversi tentacoli. Le meduse utilizzano i loro tentacoli per difendersi e per cacciare le prede.

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Una specie “evoluta”

Meduse
Photocredits: Pixabay

Sembra pura fantascienza, ma è così: le meduse, in realtà, rappresentano soltanto uno degli stadi del ciclo vitale di un organismo più complesso, almeno nella maggior parte dei casi. La prima fase è quella di polipo, un organismo che si riproduce asessualmente, tramite strobilazione o gemmazione. Nella sua prima fase, il polipo è solito vivere attaccato al fondo. Nella seconda fase diviene la medusa che tutti noi conosciamo, che vive liberamente nel mare e si riproduce sessualmente, tramite la creazione di gameti. Da un incontro tra una medusa maschio ed una femmina nascono delle larve che diventeranno piccoli polipi.

Studi abbastanza recenti spiegano che le meduse non si spostano a seconda delle correnti oceaniche, ma decidono spontaneamente dove andare, spostandosi in maniera attiva e, talvolta, anche controcorrente. Il tutto inizia dall’ordine che viene dal loro cervello o, per meglio dire, dal loro sistema nervoso rudimentale che genera impulsi contrattili, che verranno trasmessi subito dopo alle cellule epiteliali del rivestimento. È proprio così che si spiegano le caratteristiche pulsazioni colorate nell’ombrella.

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Le meduse sono letali per l’uomo?

La medusa più letale è, senza alcun dubbio, la cubomedusa, una specie di dimensioni minute che vive perlopiù presso le coste dell’Australia.

Il suo nome è Chironex fleckeri, nota anche come vespa di mare o medusa scatola è uno cnidario della classe delle cubomeduse. È “La medusa più velenosa del mondo”. Il contatto con i suoi letali tentacoli che rilasciano i nematocisti, può portare anche alla morte, quindi bisogna stare molto attenti.

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Fortunatamente, nel mar Mediterraneo non sono presenti specie mortali ed alcune di loro sono totalmente innocue. Tuttavia, è sempre meglio non avere nulla a che fare con loro ed evitare di toccarle. Molto diffuse, in compenso, le meduse urticanti, che non rappresentano un reale pericolo per l’essere umano, anche se possono causare un ustione dato dal morso. L’ustione-irritazione da parte delle meduse nei confronti dell’uomo si spiega con la presenza di tossine nei tentacoli dell’animale, che sono rilasciate dallo stesso essere marino a contatto con la pelle del malcapitato.

Sono stato morso da una medusa, che devo fare?

Chi viene morso da una medusa, è solito avvertire, inizialmente, una scossa, che lascia poi spazio ad un dolore perdurante qualche ora. Solamente una specie, la physalia, può essere causa di reazioni pericolose per l’organismo umano che possono portare, in alcuni casi, anche alla morte. Fortunatamente, questa specie abita l’oceano Atlantico e la sua presenza nel Mediterraneo è assai ridotta.

Nel caso in cui veniate morsi da una medusa non fatevi prendere dal panico, ma abbiate la premura di osservare alcune regole per porre rimedio all’imprevisto, che potrebbe rovinarvi una giornata al mare:

  • Raggiungete l’acqua bassa e sciacquate la parte del corpo interessata con acqua salata, in modo da eliminare la più possibile quantità di residui urticanti;
  • A questo punto, attendete qualche ora: il dolore dovrebbe passare da solo. Tuttavia, potete alleviare il bruciore con alcuni rimedi, per esempio un gel astringente al cloruro di alluminio, che potete acquistare in farmacia. Meglio sarebbe ancora immergere la parte del corpo morsa nell’acqua calda ad una temperatura di 40-50 gradi centigradi per una ventina di minuti. L’operazione è molto utile, in quanto favorisce lo scioglimento delle tossine. Evitate qualsiasi rimedio o credenza ancestrale, quale l’utilizzo dell’urina o dell’ammoniaca: è stato scientificamente dimostrato che sono metodi inutili;
  • Se avvertite sintomi come mal di testa, nausea, sudorazione, eruzione cutanea su più parti del corpo o difficoltà respiratorie, chiamate immediatamente il 118, in quanto potrebbero essere le avvisaglie di uno shock anafilattico.
  • Cercate di evitare l’esposizione al sole della parte del corpo interessata, in quanto ciò limiterà la formazione della cicatrice.

Le meduse: guai se non ci fossero!

Il fatto che le meduse stiano aumentando di numero in tutto il mar Mediterraneo non ha dimostrazioni scientifiche. Tale leggenda metropolitana ha creato pareri contrastanti. Il fatto è che nei nostri mari le meduse sono sempre vissute, ma negli ultimi anni hanno visto la loro comparsa altre specie aliene provenienti dal mar Rosso o dagli oceani. È vero, sono delle presenze scomode e fastidiose per noi esseri umani, ma è pur vero che esse sono comparse sulla Terra prima di noi e che svolgono un importante funzione di filtraggio per l’ecosistema marittimo, contribuendo al giusto bilanciamento della catena alimentare. Imparare le diverse specie di meduse ci permette di rispettare questo stupendo animale, di evitare le specie pericolose e di ammirare senza paura gli esemplari innocui.

Le varie specie di meduse che si possono incontrare più facilmente nei nostri mari

  • Velella: si tratta, in realtà, di una colonia galleggiante di polipi, del tutto innocua nei confronti dell’essere umano;
  • Cotylorhiza: Una medusa molto presente nel Mediterraneo. Può essere di dimensioni non indifferenti, ma anch’essa è totalmente innocua per l’uomo;
  • Phyllorhiza: originaria dell’Australia, la sua presenza è stata accertata nel Mediterraneo, ma non si è ancora diffusa molto qui;
  • Physalia: chiamata anche “caravella portoghese” è la specie più pericolosa presente nel Mediterraneo;
  • Rhizostoma: è la medusa più grande del Mediterraneo, con un ombrello che può arrivare a 60 centimetri di diametro ed un peso fino a 10 chili;
  • Chrysaora: una specie di medusa urticante al contatto con l’uomo, una specie abbastanza diffusa nel Mediterraneo;
  • Pelagia: spesso la si vede raggruppata in banchi. È di colore violetto. Risulta essere una specie urticante, ma non così pericolosa;
  • Mnemiopsis: assolutamente innocua ed anche bella da vedere. Originaria del mar Rosso, questa specie è un organismo gelatinoso lungo all’incirca 10 centimetri.
Marco Della Corte
Marco Della Corte
Sono nato a Capua (Caserta) il 4 agosto 1988. Da sempre amante, della letteratura, giornalismo, mistero, musica e cultura pop (anime, manga, serie tv, cinema e videogames). Ho mosso i primi passi su testate locali come Il Giornale del Golfo e la Voce di Fondi, per poi passare a testate più mainstream come Blasting News, Kontrokultura e Scuolainforma. Regolarmente iscritto presso l'ODG Campania come pubblicista, sono laureato in Filologia classica e moderna. Attualmente insegno come docente di materie umanistiche tra liceo classico e scientifico. Ah, dimenticavo: la cronaca nera è il mio pane quotidiano!