Ancora guerra, ancora pace, ancora desiderio di ricostruzione, ovvero di “rinascita“, di vita..Infatti, nonostante tutti i tentativi di distruzione della vita e dell’essere umano nella storia, la vita è rinata sempre…, come una fiamma, che per quanto si soffi da tutte le parti per spegnerla, immancabilmente, prima o poi, si riaccende e torna a screpitare, ieri come oggi. Questo dev’essere il significato della mostra “Milano, storia di una Rinascita. 1943-1953. Dai bombardamenti alla ricostruzione.”, aperta presso pal. Morando fino al 12 febbraio 2017.
Si tratta di ben 170 immagini dell’epoca tra video, foto, documenti, etc., risalenti ai dieci anni più drammatici e intensi della storia del nostro paese. La mostra prende avvio dall’anno più terribile della Seconda Guerra Mondiale, il 1943, quando a causa dell’armistizio dell’8 settembre, con la caduta del fascismo e di Mussolini che aveva trascinato il paese nella tragedia, l’Italia si ritrovò allo sbando, divisa, e con i nemici in casa. Milano in quell’anno fu semidistrutta dai bombardamenti.Da quando però nel’45 fu proclamata la vittoria finale l‘ascesa per la ricostruzione e la rinascita fu rapida e funse da spinta per il resto del paese.
Nella mostra, degli ultimi anni della guerra si possono vedere ad esempio i vecchi strumenti che venivano usati per difendersi dai bombardamenti, come le maschere anti-gas, o il paracadute del Bengala, che illuminava la città a giorno prima dell’attacco. Le immagini dei luoghi più conosciuti colpiti dai bombardamenti sono eloquenti: dal Duomo a Pal. Reale e la Scala, ad antiche chiese, vie e piazze..Alcuni furono completamente distrutti, come il vecchio Palazzo Trivulzio, o Pal. Visconti sul Naviglio...Altri furono teatro di crudetà da parte dei nazi-fascisti come l‘albergo Diana, il Regina…
Poi finalmente il miracolo: la libertà tanto agognata e sospirata, come rivela l’immensa gioia dei volti nella festa per la vittoria. Così riprese giorno dopo giorno la vita: riaprirono i negozi, i ristoranti e le trattorie, i luoghi di svago e ritrovo come le balere e le osterie …La città era risorta e cominciava ad aprirsi a nuove prospettive non solo architettoniche…
Sorsero nuovi quartieri come il QT8, presero piede importanti eventi come la nascita della prima grande scuola di Design, e la Fiera Campionara, un emblema della rinascita economica...Si riaccese anche la vita culturale: a Palazzo Reale venne ospitata nel 1953 una grande mostra dedicata a Pablo Picasso, mentre nel maggio 1946 la riapertura del Teatro alla Scala fu inaugurata da un magnifico concerto diretto da Arturo Toscanini…
In coincidenza con la mostra si terranno conferenze ed altre esposizioni.
Grazia Paganuzzi