Dopo l’evasione a Natale di sette ragazzi, ancora si parla del carcere minorile Beccaria, a Milano. In occasione della fuga di Natale, alcuni detenuti avevano reagito per protesta con una rivolta interna che aveva provocato atti vandalici e diversi roghi.
Nella notte tra venerdì 20 e sabato 21 gennaio sono ancora divampate le fiamme all’interno della struttura penitenziaria. L’incendio è stato provocato da un giovane detenuto che ha dato fuoco al materasso nella sua cella.
L’incendio sarebbe scoppiato dopo la mezzanotte. Quattro squadre dei vigili del fuoco sono accorse subito e sono riuscite a dominare le fiamme abbastanza rapidamente.
Nel rogo sono rimasti intossicati e feriti tre agenti della polizia penitenziaria, che sono stati accompagnati dai mezzi del 118 in codice giallo in ospedale. Stante il racconto dei vigili del fuoco, gli agenti avrebbero riportato anche diverse contusioni. Le loro condizioni di salute non sarebbero gravi. Non risultano altri feriti o intossicati.
Per il segretario generale della Uilpa (sindacato della polizia penitenziaria), l’episodio dimostra che c’è una falla nel sistema, come già sottolineato in occasione della fuga di Natale. Il rappresentante sindacale chiede al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, un confronto per valutare il forte disagio dei penitenziari e trovare delle soluzioni immediate.