Minacce di morte all’imprenditore pugliese che ha denunciato i dirigenti ENEL

L'imprenditore pugliese ha più volte minacciato il suicidio

Qualche tempo fa in un intervista sul nostro quotidiano, l’imprenditore pugliese Luigi Palma ha esternato tutta la sua rabbia su quanto accaduto nella vicenda che nel novembre 2016 lo ha spinto a sporgere la denuncia che ha portato all’arresto di 5 funzionari enel per presunte dazioni di denaro e altre utilità in cambio di appalti.

Il giorno 06 settembre 2017, si aggiunge un ulteriore tassello alla vicenda che ha portato l’imprenditore Palma, più volte a tentare il suicidio.

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I FATTI ACCADUTI IN LOCALITA’ MONTERONI

Nella giornata di ieri, 06 settembre, intorno alle ore 12.30, l’imprenditore Palma a bordo della sua autovettura mentre percorreva la via interpoderale che da Monteroni porta a San Pietro in Lama, ha udito due colpi di pistola ed immediatamente dietro di lui ha notato un auto con due persone all’interno. Temendo per la sua incolumità e nel tentativo di fuggire ha perso il controllo ella sua autovettura finendo fuoristrada.

Quando l’auto si è fermata il Palma si è accovacciato sul sedile, temendo per la sua vita ed in quel momento ha sentito altri colpi presumibilmente di arma da fuoco, in prossimità della sua autovettura.

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Dopo qualche minuto di terrore, il Palma ha trovavo il coraggio di scendere dall’auto e fuggire in un uliveto nei pressi del laboratorio “calabrese”. Immediatamente l’imprenditore leccese ha chiamato il 112 attendendo il loro arrivo nascosto all’interno dell’uliveto.

Solo successivamente all’arrivo dei militari l’imprenditore di Monteroni si è reso conto che la sua autovettura era stata colpita in più punti da colpi di arma da fuoco.

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Chiaramente l’imprenditore ha provveduto a sporgere denuncia su quanto accaduto, precisando che già nel mese di agosto all’ingresso della tangenziale in Monteroni fu avvicinato da un auto alla guida della quale c’era un uomo con accento brindisino che rimanendo in auto al posto di guida proferì nei suoi confronti la seguente frase: “Tu al processo vivo non ci arrivi“.

Tale episodio, riferisce l’imprenditore pugliese, è sicuramente collegato all’esito dell’udienza penale che il 05 maggio scorso a Brindisi ha portato all’arresto di 5 dirigenti enel ed alla sottoposizione ad indagini di altre per estorsione, a seguito della denuncia fatta nei confronti dell’enel per fatti collegati alla Centrale di Cerano (BR).

Ulteriori dettagli si aggiungono ad una vicenda, che potrebbe portare a conseguenze più gravi.