Monsignor Capella: arrestato in Vaticano per pedopornografia

Questa mattina la Gendarmeria Vaticana ha arrestato il religioso

La sala stampa vaticana ha reso pubblica la notizia dell’arresto di questa mattina: Carlo Alberto Capella, ex funzionario della Nunziatura di Washington, è stato condannato dal tribunale del Vaticano.

A procedere all’arresto è stata la Gendarmeria Vaticana per le gravi accuse di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e al momento il diplomatico è detenuto nella caserma del Corpo della Gendarmeria.

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Le accuse

Le accuse sono cominciate negli Stati Uniti, dove l’uomo ricopriva la prestigiosa carica, ma non si esclude che abbiamo interessato anche il territorio canadese.

Le prime notizie sulla vicenda sono emerse durante lo scorso giugno poi, nel mese di settembre, Gianpiero Milano, promotore di giustizia della Città del Vaticano, ha ordinato l’apertura di un fascicolo nei confronti del Monsignor Capella.

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Durante le prime fasi delle indagini la polizia canadese ha attivamente collaborato con quella americana. Il diplomatico, infatti, avrebbe scaricato e condiviso del materiale durante un soggiorno in Canada, utilizzando il computer appartenente a una chiesa del luogo.

La carriera

Prima della Nunziatura Apostolica di Washington, il religioso è stato officiale della Sezione per i rapporti con gli Stati, in seno alla Segreteria di Stato, fino al 2015.
La sua alta posizione, di conseguenza, ha dato ancora maggior risonanza al caso, già di per sé allarmante.

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La legge infranta dal monsignor è la legge VIII del 2003, in particolare per quanto contenuto nell’articolo 10, commi 3 e 5.
La pena può variare da 1 a 5 anni di reclusione.
Le accuse sono aggravate dall’ingente quantità di materiale illecito detenuta da Capella.

Il religioso, cinquantaduenne di origini emiliane, si trovava momentaneamente già in Vaticano. Era stato richiamato dopo l’avvento della vicenda per evitare che la polizia canadese e l’FBI – che avevano già emesso un mandato di cattura – lo arrestassero.
L’uomo, però, godeva apparentemente di grosse libertà: infatti è stato visto più volte uscire tranquillamente dallo stato pontificio.

Processo per pedofilia in Australia

Intanto, dall’altra parte del mondo, in Australia, riprende il processo per pedofilia del Cardinale George Pell, prefetto della Segreteria e membro del C9.
ll C9, ovvero il Consiglio dei Cardinali, è formato da nove sceltissimi uomini.
È stato istituito da Papa Francesco nel 2013 con il compito di “aiutarlo nel governo della Chiesa universale.”
Un processo di enorme risonanza.