L’unica colpa della piccola Elena, secondo gli investigatori, è stata quella di esser felice. Durante l’interrogatorio sono spuntati numerosi retroscena sulla premeditazione della mamma, contestazione che se confermata aggraverebbe la posizione della colpevole.
L’avvocato di Martina, la mamma della vittima, ha spiegato come fosse posseduta in quel momento. Elena sarebbe stata uccisa esattamente sul luogo del ritrovamento del corpo.
La donna, di soli ventiquattro anni, ha ammesso il brutale omicidio, affermando di aver agito da sola, senza sapere il perché. L’arma del delitto, sarebbe un coltello. La piccola Elena è morta in seguito a delle ferite provocate da arma da taglio, dietro la schiena.
Quando gli investigatori hanno incalzato Martina per capire le motivazioni di questo efferato gesto, lei ha dichiarato di non saper spiegare il perché.
A quel punto, le indagini hanno evidenziato un ulteriore retroscena, per cui sembra che la colpevole soffrisse da tempo. A quanto pare, il movente dell’omicidio sarebbe la gelosia. Martina avrebbe mostrato del rancore verso la felicità della figlia. Felicità data dall’affetto dei nonni paterni ed anche dalla nuova compagna del papà di Elena.
L’avvocato di Martina ha richiesto una perizia psichiatrica per la giovane mamma.