Morto nel bagagliaio del suv: l’imprenditore aveva una vita spericolata

La polizia indaga nel passato dell’uomo tra amici e droga

Continuano le indagini per cercare di ricostruire cosa sia accaduto a Marco Conforti, l’uomo di 56 anni trovato morto domenica scorsa nel bagagliaio del suo suv, un Range Rover grigio metallizzato, parcheggiato in via Rovigo a Torino. Gli inquirenti stanno cercando di scoprire di più sul passato della vittima, che dalle prime informazioni non sembrerebbe essere del tutto roseo. 

Auto di lusso, droga ed eccessi, queste sarebbero le caratteristiche della vita di Conforti. Il cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato rinvenuto la notte del 28 maggio, intorno alle 22.30, nel quartiere Aurora, che confina con il centro e si estende a nord della città. Qualche giorno prima del ritrovamento, l’ex moglie dell’uomo aveva presentato denuncia di scomparsa, non ricevendo più sue notizie.

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La polizia indaga nella vita dell’uomo tra amici e droga

E’ riuscita a geolocalizzare il telefono cellulare della vittima proprio all’interno dell’auto. Sull’asfalto e vicino al SUV erano presenti diverse macchie di sangue. Secondo le ricostruzioni della polizia, martedì Conforti si è messo alla guida della sua Ferrari Portofino, per raggiungere Varazze in Liguria e trovare un posto barca per l’estate. Poi sarebbe ritornato a Torino per una cena a mezzanotte si sarebbe recato un amico carrozziere ad uno strip club in zona Porta Nuova. Le indagini sono ancora in corso.  

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