Mostra su Dior a Londra, prolungata solo per pochi

Ecco i dettagli.

Secondo Christian Dior la bellezza del gentil sesso stava nella capacità di rendere estremamente interessante anche gli aspetti frivoli della sua vita quotidiana.

Un percorso tagliato su misura per Londra

Un’esposizione arricchita da un percorso ”tagliato su misura” per pochi è la scelta migliore per questa stagione. In mostra vi sono stati diversi capi d’abbigliamento maschili al Victoria and Albert Museum di Londra dal 2 febbraio al 15 luglio. L’iniziativa avviata all’interno del celebre museo ha registrato un tutto esaurito per ‘Christian Dior: Designer of Dreams‘. Per questo motivo i responsabili hanno deciso di protrarre l’evento fino al primo settembre. E’ possibile prenotare il proprio ticket per mettersi in lista alle speciali visite private nelle sale riservate alle opere dello stilista francese.

- Advertisement -

Il creatore del New Look: Christian Dior

I capi di Dior sono delle architetture effimere dedicate ala bellezza del corpo femminile. Le sezioni principali, le prime due, raccontano la giovinezza del designer. I momenti salienti sottolineati sono la prima sfilata che diede vita al ”New Look” della donna del dopo-guerra. Nella terza sala si racconta il suo amore per il Regno Unito evidenziato dal rapporto con la Principessa Margaret, sorella di Elisabetta II.

L’esposizione “Christian Dior: Designer of Dreams”

Le tre sale successive, illuminate e decorate a tema, sono dedicati all’attrazione per le tendenze dei secoli XVIII e XIX e per il micro-universo di Versailles. Questi e tanti altri i focus dell’esposizioni quali: i viaggi che diede vita alle collezioni sul Messico, l’Egitto, il Giappone, l’India o la Cina; il suo amore per i fiori e il giardinaggio (retaggio della sua infanzia trascorsa in Normandia).

- Advertisement -

La settima sezione è dedicata agli art directors che hanno continuato il lavoro di Dior dopo la sua morte: Yves Saint Laurent – già giovanissimo assistente del Maestro – Marc Bohan, Gianfranco Ferré, John Galliano, Raf Simons e la prima donna che è entrata nell’azienda Maria Grazia Chiuri.

L’ottava, e penultima stanza, racconta gli accessori del brand catalogati per colore suddivisi per scarpe, borse e profumi. L’ultima sala invece è la sala da ballo dove, tra musica ed effetti speciali creati dalla luce, si possono ammirare nel loro splendore gli abiti da sera iconici di Dior. Ciliegina sulla torta è sicuramente il trionfo degli abiti da sposa.

Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.