Nanga-Parbat: disperso l’alpinista Daniele Nardi

L'ultimo contatto risale a domenica scorsa con la moglie

Cresce la preoccupazione per l’alpinista italiano Daniele Nardi quarantaduenne di Sezze (Latina), disperso sul Nanga Parbat a un altezza di 6.000 metri.

Non si hanno notizie da domenica scorsa

E’ partito assieme all’inglese Tom Ballard (figlio di Alison Hargreaves, la celebre scalatrice britannica morta nel 1995 sul K2) anch’egli risulta disperso. Dei due non si hanno più notizie da domenica scorsa, quando sono scesi al campo 4 dopo aver scalato una parte dello Sperone Mummery, una via al centro della parete.  Una parete ritenuta molto pericolosa.

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Nell’ultimo contatto parlavano di un meteo non proprio favorevole con vento, nebbia, nevischio. Il tempo è rimasto instabile per diversi giorni prima di rasserenarsi. Al campo base vi sono due cuochi e un ufficiale di collegamento che hanno tentato di avvistarli tramite binocoli ma senza alcun risultato. Non vi è nessun segnale nè dai sistemi gps nè dai telefoni satellitari.

Elicottero pronto a sorvolare la zona

Lo staff della spedizione ha attivato i soccorsi per l’uso di elicotteri per il soccorso civile in Pakistan, con a bordo Alì Sadpara, alpinista che conosce molto bene il Nanga Parbat (nel 2016 è stato il primo a scalarlo nella stagione invernale). Alle 9.30 l’elicottero era pronto a sorvolare la zona. L’obiettivo era di ripercorrere la via dell’alpinista Nardi e Ballard, controllare lo Sperone Mummery e il plateau soprastante, ma anche le vie Kinshofer e Messner. Purtroppo, a causa delle tensioni tra India e Pakistan, lo spazio aereo nelle zone di confine è stato chiuso dalle autorità e il velivolo non ha potuto decollare.

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Intanto gli ambasciatori di Italia e Gran Bretagna hanno fatto pressioni sul governo pachistano, ottenendo in via eccezionale di effettuare giovedì mattina il volo fino al campo base. Mentre l’altro alpinista Karim Hayat, compagno di spedizione fino a fine gennaio di Nardi e Ballard, sta tentando di raggiungere il Nanga-Parbat via terra.

Daniele Nardi da sempre appassionato di montagna, nella sua carriera ha scalato l’Everest il K2, è questa è la sua quinta spedizione in Karakorum (gruppo montuoso situato a nord-ovest della catena montuosa dell’Himalaya). Ha detto prima di partire “Non è un’ossessione, piuttosto è amore per un’idea e ancor di più per uno stile di intendere la montagna e la vita“. Denominata “la montagna assassina”  il Nanga-Parbat è la nona montagna più alta della Terra con i suoi 8126 metri s.l.m situata in Pakistan. E’ considerata dopo l’Annapurna l  (altro massiccio montuoso del Nepal) la seconda per indice di mortalità tra gli scalatori.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura