La Direzione Antimafia di Napoli ha arrestato nella giornata odierna due membri del Clan dei Casalesi: N. S. , di 44 anni, noto come nipote di “Sandokan”, e A. U. , 52 anni.

I reati contestati dalla Procura di Napoli sono: associazione di tipo mafioso, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e autoriciclaggio. Gli ultimi sono aggravati dalla finalità e modalità mafiose.

Gli arresti sono stati autorizzati dal Gip di Napoli. Il Magistrato ha vagliato i gravi indizi di colpevolezza a carico dei due indagati nella relazione presentata dalla Dda.

L’indagine ha sviscerato alcune fattispecie criminose nella gestione degli appalti pubblici da parte del clan di Casal di Principe. Il fascicolo della Procura contiene degli specifici riferimenti puntuali che riconducono all’operato criminoso dei due detenuti.

N. S. era già stato arrestato per simili reati. Il processo “Normandia 2”, che lo vide imputato, si chiuse nel 2015 con una sua condanna a 10 anni di carcere. Egli fu liberato nel 2019.

Dopo essere stato scarcerato, l’uomo convocò diversi imprenditori del settore delle costruzioni per siglare un tacito accordo economico-criminale che gli consentisse d’inserirsi nel settore degli appalti pubblici.

La società con cui operava era intestata ad un prestanome: A. U. , presunto responsabile dei reati contestati in concorso. Poiché la ditta era di nuova costituzione, non disponeva delle attestazioni SOA e pertanto agiva tramite contratti di avvalimento.