Naufragio di Cutro: caccia ad uno zaino con un milione di euro

Il bottino del viaggio potrebbe essere in mano allo scafista ricercato

Nuovi risvolti sul naufragio di Cutro, la tragedia del 26 febbraio in cui hanno perso la vita ben 88 persone. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, a bordo del barcone era presente uno zaino contenente almeno un milione di euro. La notizia è stata confermata anche dagli avvocati dei familiari delle vittime. Tuttavia del bottino non sembra esserci più traccia. 

Al momento, l’ipotesi più accreditata è che sia finito nelle mani del quarto scafista. L’uomo è, infatti, riuscito a scappare e attualmente c’è nei suoi confronti un mandato di arresto europeo. Il secondo scafista è morto durante il naufragio, il terzo è stato fermato in Austria, mentre l’ultimo è stato arrestato subito dopo l’incidente. La Guardia costiera, i Vigili del fuoco e la Protezione civile, hanno perlustrando la spiaggia per un raggio di circa cinque chilometri giorno e notte, al fine di recuperare tutti i corpi delle vittime. 

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Lo zaino era nascosto sotto il divano dove sedeva uno degli scafisti

A questi si sono aggiunti anche volontari a cavallo che hanno esaminato l’area in lungo e in largo. La barca a motore che è naufragata a pochi metri dalla riva di Steccato di Cutro trasportava quasi duecento migranti, di cui trenta bambini. Secondo le testimonianze, lo zaino era nascosto sotto il divano dove sedeva uno degli scafisti. In quel contenitore erano sistemate a mazzetti tutte le banconote, versate dai naufraghi per poter effettuare il viaggio della speranza.