Omicidio di Alatri, indagato anche il nonno di Mattia Toson 

Il pensionato avrebbe sottratto il sistema di videosorveglianza della sua abitazione facendo sparire la scheda di memoria

Si infittisce il giallo sulla morte di Thomas Bricca, il giovane di 19 anni di Alatri assassinato con un colpo di pistola alla fronte lo scorso 30 gennaio in largo Cittadini. I carabinieri del comando provinciale e la procura di Frosinone hanno iscritto nel registro delle ipotesi di reato con l’accusa di favoreggiamento anche L. D., nonno acquisito di Mattia Toson. Secondo la procura avrebbe cercato di coprire il nipote. Il ventiduenne Mattia Toson, invece, era stato accusato di omicidio volontario. 

Dopo un lungo interrogatorio la procura non ha emesso alcun provvedimento di fermo nei suoi confronti. Tuttavia, la sua posizione resta comunque al vaglio degli inquirenti insieme a quella del fratello e del padre. A questa lista oggi si aggiunge anche il nonno. Circa 10 giorni fa, infatti, i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nelle abitazioni legate in qualche modo alla famiglia della vittima in località Fraschetta. Tra queste c’era anche la casa del nonno di Toson.  

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Le perquisizioni in casa del nonno di Mattia Toson

I militari hanno cercato di rimuovere la scheda di memoria da una delle telecamere di sicurezza installate nel palazzo. Ma non l’hanno trovata. Inoltre, alcuni impianti erano anche smontati. Hanno così ipotizzato che l’uomo, volesse disfarsi di alcune prove. Inoltre, in casa è stata trovata una pistola scacciacani, che nonostante non sia l’arma del delitto, L.D. ha tentato di nascondere. Il suo comportamento è bastato per contestare la falsa testimonianza e inserirlo nel registro dei sospettati.