“Molti anni fa decisi di dedicare al Pollaiolo, per me uno dei più grandi del Rinascimento, un mio lavoro. Ritrassi mia figlia Patti di profilo, pensando a “lui”. Questo ritratto mi ha accompaganto… in tutte le mostre che ho fatto, che hanno riguardato i ritratti, non è mai mancato…” Maria Mulas, la principale artista della mostra “Ad ogni donna il suo profilo”presso palazzo Moriggia, che e’ stata trasferita dal 21 gennaio ’15 al Museo Poldi Pezzoli e vi resterà fino al 16 febbraio’15,è una delle più note fotografe italiane, attiva dagli anni’60: di lei si conoscono i ritratti di intellettuali e artisti (in mostra nel 1979 alla Biennale) e i ritratti delle artiste attive, esposti nel 1980 a Roma e a Milano.Nel ’98 fu l’autrice di più di 300 opere dette “Miraggi”. Vinse nel 2009 il Premio delle Arti-Premio della Cultura per la Fotografia, per aver colto nei suoi scatti “…l’attimo di un racconto immortalato dove valore estetico e tecnica seguono il capitolo più alto della storia fotografica degli ultimi decenni.”
I ritratti vengono esposti secondo quattro modalità tecniche espositive: dal più nitido al più sfuocato, per finire con l’ultimo, quadrettato…
Particolarmente bella e pura nelle linee è la figlia, Patti Zappa Mulas, giovane donna bruna dai capelli raccolti in uno chignon dietro la nuca, che fa risaltare il lungo collo bianco, il volto pallido e gli occhi neri vellutati. Si intravvede una spalla un po’ arricciata e la scollatura di un elegante abito nero. Sempre bella seppur molto diversa è Olivia Salvadori,non più in bianco e nero ma a colori, su uno sfondo rosso,dai capelli castani avvolti in uno chignon più morbido, da cui scende una ciocca lungo il candido collo. I due grandi occhi castani emanano uno sguardo più dolce, così come più morbida è la line del suo profilo in tutto il suo insieme. Entrambe potrebbero essere paragonate a dei cigni, la prima più seria e raffinata, la seconda più dolce e sensuale, come rivela anche il tocco della spalla scoperta..
Gli altri ritratti rientrano di più nella normalità dei volti che possiamo incontrare tutti i giorni andando al lavoro, per strada o in metropolitana, ma l’abilità dell’artista sta nel aver colto per un attimo la luce di uno sguardo riflessivo, preoccupato,sorpreso o un po’ sconcertato, disarmato…(Uberta Guastel). Sono donne della vita quotidiana anche quelle ritratte da Giovanni Guastel, un altro dei nomi più conosciuti della fotografia italiana a l ivello internazionale: profili di donne giovani o mature,sorridenti, intelligenti, intuitive, riflessive, sempre eleganti, donne inserite fino in fondo nel loro contesto sociale, consapevoli del loro ruolo femminile nella società,(Lella Costa, Livia Pomodoro…).
Massimo Zinigardi infine ha esposto profili più raffinati, acconciature composte da alti chignon decorati da gioielli: la più bella e giovane è Martina Calamberi.
In sintesi sono esempi della donna nel suo essere e divenire: avvenente, ricca di fascino, ma anche di spirito, intelligenza, pensiero, poichè l’uno arricchisce l’altro, in una miscela unica delle doti femminili immortalate in pochi scatti di grandi autori.
Grazia Paganuzzi