Il Vaticano ha pubblicato un atteso rapporto sull’ascesa di Tehodore McCarrick, 90 anni, potentissimo cardinale e arcivescovo di Washington.
Papa Francesco lo ha espulso dal collegio cardinalizio dopo aver accertato i suoi ripetuti abusi sessuali su minori. È stato Papa Bergoglio a dare l’ordine alla Segreteria del Vaticano di elaborare un rapporto. Il rapporto è costituito da un corposo documento, uscito subito dopo le elezioni presidenziali degli Stati Uniti.
Nel rapporto si spiega come è stato possibile che un uomo di Chiesa, del quale da decenni si conoscevano gli abusi, abbia potuto fare una simile carriera ecclesiastica. Il rapporto sarà dunque un banco di prova sia per l’episcopato statunitense sia per il Vaticano.
Nato il 7 luglio del 1930, McCarrick è stato nominato vescovo ausiliare di New York nel 1977 (Papa era Paolo VI) poi vescovo di Metuchen nel 1981 (da Giovanni Paolo II), arcivescovo di Newark nel 1986 (Giovanni Paolo II), arcivescovo di Washington nel 2000 (Giovanni Paolo II), sempre Karol Wojtyla lo ha elevato a cardinale nel 2001, mentre nel 2006 Benedetto XVI accettò le sue dimissioni per raggiunti limiti di età (76 anni). A luglio del 2018, a conclusione di una indagine dell’arcidiocesi di New York, il Papa lo ha espulso dal collegio cardinalizio.
McCarrick, è colpevole di abusi sessuali a danno di un chierichetto, 50 anni fa, e di diversi seminaristi maggiorenni costretti a dormire a letto con lui negli anni duemila. Nel giugno del 2018 l’arcidiocesi di New York ha comunitcato che le indagini in merito al primo abuso avevano accertato che le accuse fossero fondate e che, conseguentemente, “il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, sotto indicazione di Papa Francesco, ha chiesto al cardinale McCarrick di non esercitare più pubblicamente il suo ministero sacerdotale”.