Il pastore tedesco nero

Pastore tedesco nero, le caratteristiche, addestramento e curiosità

Il Pastore Tedesco Nero, nonostante quel non so che di tenebroso, non è altro che una meravigliosa variante della razza canina del Pastore Tedesco, con l’unica differenza di avere una pelliccia completamente nera. Spesso capita di confondere questo cane con il pastore belga o con un meticcio, invece le colorazioni ammesse dallo standard, oltre al nero focato, sono il nero (monocolore o con le zampe beige) ed il grigio con sfumature più o meno scure, che viene detto “grigione”. È un cane fedele, energico e ubbidiente, come uniche differenze dal “classico” Pastore Tedesco, potrebbe avere un pelo più lungo e folto ed è semplicemente più difficile da trovare.

Il motivo di un manto tanto scuro, risiede nelle diverse mansioni che venivano affidate a questa razza, ed i conseguenti accoppiamenti mirati voluti dall’uomo. Solitamente i cani dal manto nero o comunque scuro, venivano utilizzati per la guardia o la sorveglianza del bestiame e delle fattorie. La colorazione nera, infatti, era ottima per far si che il cane potesse mimetizzarsi al meglio nella notte.

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Tutti i cuccioli di Pastore Tedesco, in generale, nascono di colore nero, bianco o grigio.  Per definire però, il colore col quale cresceranno e rimarranno, bisogna aspettare all’incirca le 8 settimane di vita. Non è così per i pastori tedeschi neri, che nascono già con un manto nero, e questo resterà così per tutta la loro vita.

Il Pastore Tedesco Nero risulta essere molto protettivo. Gli esemplari di questa razza, da sempre, sono stati impiegati come cani da guardia, essendo animali vigili e protettivi, che non ci pensano due volte a correre contro un possibile nemico!

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È opportuno però far capire al cane che non tutte le persone sono un pericolo, soprattutto se lo si tiene in casa, come animale da compagnia. Interessante é calcolare l’età esatta del cane attraverso una nuova ricerca, che sfata il mito dei 7 anni.

Pastore tedesco nero: SALUTE

Questa razza non è particolarmente delicata, ma ci sono alcune patologie che si possono presentare spesso, in quasi ogni esemplare. Quindi bisogna fare attenzione all’alimentazione e a dedicargli il tempo necessario per mantenere una buona forma fisica. In poche parole, per prendersi cura al meglio di un pastore tedesco, occorrono una dieta adeguata e molto movimento.

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Di seguito le patologie più rilevanti:

1 Displasia all’anca

Questa malformazione, spesso genetica, provoca la debolezza degli arti posteriori, del bacino. Bisogna stare attenti al peso, all’attività fisica del cucciolo e avere una certa accortezza sopratutto durante tutto il primo anno di vita. La displasia all’anca provoca difficoltà motorie e forti dolori al cane. Se si sospetta qualcosa, sarebbe bene portare il cane dal veterinario per far eseguire una radiografia al bacino e così bloccare il degenerarsi della patologia.

2 Eczema

Questo può avere cause  diverse, a volte può essere causata da una scorretta alimentazione, o la puntura di pulci. L’eczema provoca prurito, perdita di pelo in determinati punti, arrossamenti fino a vere lesioni della pelle. Prevenire l’attacco di parassiti con un collare antipulci o delle fialette semestrali, possono ridurre notevolmente il rischio. Importante è anche seguire una sana dieta, in base alle abitudini e all’attività fisica svolta di solito dall’animale.

3 Cheratite pannosa

Si tratta di una fastidiosa infiammazione della cornea. Una malattia che colpisce gli occhi dei nostri amici a quattro zampe, spesso è autoimmune e recidiva. Con un trattamento precoce però la si può tenere sotto controllo.

Pastore tedesco nero: CARATTERISTICHE FISICHE DELLA RAZZA

Secondo lo standard ENCI, il pastore tedesco è un cane di taglia media. Non è così però secondo la percezione generale, che lo vede come un cane di taglia decisamente grande! Forte e muscoloso, ha una struttura solida ed una ossatura asciutta. A vederlo spicca subito il suo portamento distinto e fiero. Ha una testa cuneiforme e proporzionata. La fronte appare leggermente bombata. La forma del muso è conica, ed ha una mascella molto sviluppata, con una chiusura a tenaglia. La coda è lunga, pelosa e leggermente incurvata. Le orecchie sono dritte all’insù, pelose e molto morbide al tatto. Il dorso è muscoloso con una groppa allungata e leggermente obliqua. Il mantello del cane è doppio, ha quindi un folto sottopelo. Sulla testa, proprio come nei lupi, il pelo è più corto che sul resto del corpo. I pastori tedeschi con manto nero possono avere un pelo più folto e spesso.

CARATTERE

Per quanto riguarda il carattere generale del pastore tedesco, c’è da dire che gli esemplari di questa razza risultano decisamente spavaldi, tranquilli e disinvolti. Nonostante la sua sicurezza, il pastore tedesco nero è infondo molto docile, ma anche molto vigile. Sopratutto per quest’ultima qualità è solitamente impiegato come cane da guardia e difesa, ma non solo, ottimo come cane da pastore, poliziotto o per servizi sociali.

Ha buone doti psichiche e mentali, una forte apatia con i componenti della sua famiglia umana. É una delle razze più intelligenti, questi cani sono molto sicuri di sé e mai paurosi. Adora l’uomo ed ama compiacerlo. Con i bambini, sopratutto quelli che conosce, è molto affettuoso e tollerante. Può essere un buon compagno di giochi, ma sarebbe meglio evitare il contatto con i neonati, talvolta non sanno dosare la propria forza o potrebbero essere gelosi delle attenzioni del nuovo “cucciolo”.

pastore tedesco nero cuccioloTuttavia, se dovesse arrivare in casa un nuovo bambino, è bene presentaglielo subito, facendogli capire che il nuovo arrivato non è un rivale, ma un nuovo membro della famiglia. In rapporto con gli altri animali è generalmente tranquillo e amichevole. Con gli altri cani invece, dato il suo carattere forte e tendenzialmente predominante, è bene fare attenzione. Quindi  se lo si lascia al parco senza guinzaglio, occhio!

Per rendere veramente felice un Pastore Tedesco, non bisogna far altro che farlo sentire utile ed importante. Anche se non ha per niente l’aspetto di un docile cagnolino da appartamento, il Pastore Tedesco non ama la solitudine, ed il suo primordiale istinto da cane da lavoro gli fa preferire le responsabilità all’inattività. Gli si dovrà dedicare parecchie ore al giorno, proponendogli attività fisiche che gli permettano di progredire e di realizzarsi pienamente.

ADDESTRAMENTO

Il Pastore Tedesco è sempre attento e disciplinato, addestrarlo è molto semplice e non presenta particolari difficoltà. Per ottenere risultati ottimali comunque, se non si è degli esperti, è bene rivolgersi ad addestratori professionisti e certificati.

L’educazione del Pastore Tedesco, come per ogni altro cane, deve iniziare da cuccioli, verso i 7 o gli 8 mesi. Per un adeguato e completo addestramento, al Pastore Tedesco sono sufficienti solo 10/15 lezioni.

Il cucciolo imparerà per primi i comandi base, quindi a “rispondere” al suo nome, ad avere una corretta condotta quando viene portato al guinzaglio, ad obbedire quando gli viene chiesto di stare seduto o di fermarsi. Una volta che il cane avrà imparato correttamente questi primi insegnamenti, l’educatore passerà al perfezionamento caratteriale.

Questo sopratutto se il cane dovrà essere impiegato a svolgere determinati compiti: fare guardia, essere impiegato nell’esercito, nella polizia, assistere portatori di handicap, come cane da soccorso. In questa seconda fase dell’addestramento, verrà fatto abituare a diversi ambienti, compreso quello cittadino, in cui i rumori delle macchine o la presenza di altre persone sconosciute potrebbero “dare fastidio” all’animale se non abituato. L’addestratore insegnerà al Pastore Tedesco a fare da “guardiano” ad una casa, a difendere il proprio padrone, i bambini, ecc.

Importante è capire che un cane da guardia o da difesa non deve essere per nessuna ragione un cane aggressivo, anche perchè in fondo non è nella sua natura, contrariamente a quanto si può pensare.

Il compito dell’addestratore deve essere quindi, quello di insegnare al cane a dissuadere gli eventuali malintenzionati, non ad aggredirli. Una regola che ogni buon addestratore di cani deve avere ben chiaro in mente.

Non dimentichiamo il famoso pastore tedesco della serie tv più famosa al mondo, Rin Tin Tin

Pastore tedesco nero: ORIGINI E STORIA

Il Pastore Tedesco nero era già conosciuto nel 60 d.C. dai romani, che lo utilizzavano per la sorveglianza delle fattorie e degli altri animali. Lo si può leggere nello scritto “De re Rustica” di Lucio Giunio Columella, dove viene menzionato il pastore tedesco nero, come un animale molto somigliante al lupo, soprattutto morfologicamente, con la forma triangolare della testa, le orecchie grandi ben dritte e il taglio “a mandorla” dell’occhio.

La prima volta però, che un cane venne definito “Pastore Tedesco” fu durante un’esposizione cinofila nell’ottocento, quando un Capitano tedesco di Cavalleria, Friedrich Emil Max Von Stephanitz, acquistò Hektor, un giovane esemplare di cane da pastore. Nel 1899 poi, venne fondata l’associazione nazionale per il Cane da Pastore tedesco, mentre solo nel 1901 venne pubblicato lo standard di questa razza.

Come “nasce” quindi l’odierno Pastore tedesco?

Ci sono almeno tre ipotesi che circondano le misteriose origini di questa razza. Possiamo sicuramente dire però, che è apparsa per la prima volta in Germania. L’ipotesi più diffusa e piuttosto “banale”, racconta di un incrocio tra un comune cane da pastore ed un Lupo. C’è poi chi pensa al “canis familiaris matris optimae” conosciuto già in epoca romana, come principale antenato del Pastore Tedesco. Si tratta però di una razza ormai scomparsa, di cui si è sentito parlare in Austria, Moldavia e ovviamente in Germania. Per ultima, ma più plausibile, c’è la teoria del “cane primordiale”, ovvero un esemplare risalente a secoli e secoli fa, che dopo una serie di selezioni naturali e sopratutto umane, avrebbe dato vita al Pastore Tedesco che conosciamo ed amiamo oggi.

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