Paternó: uomo si suicida dopo aver sterminato la propria famiglia

Tragedia familiare

Paternó-Questa mattina un consulente finanziario di 35 anni Gianfranco Fallica, si è suicidato nella sua casa di via Libertà 25 a Paternò, Catania, dopo aver sterminato la propria famiglia costituita dalla moglie Cinzia Palumbo di 34 anni e i due piccoli figli, Daniele di 6 anni e Gabriele di 4 anni.

Le dinamiche dell’accaduto

I loro corpi sono stati ritrovati nella casa di proprietà della famiglia dagli uomini dell’Arma della locale stazione, intervenuti su richiesta dei parenti dei due coniugi preoccupati, perché da ore non riuscivano a contattarli. I carabinieri dopo aver forzato la porta d’ingresso, entrati nell’abitazione, si sono ritrovati davanti ai corpi delle vittime, rinvenendo accanto al cadavere dell’uomo l’arma utilizzata per la strage, arma registrata e detenuta legalmente in casa. Al momento non si conosce il movente del folle gesto, le Forze dell’Ordine pur non escludendo l’ennesimo caso di femminicidio dovuto alla gelosia dell’uomo, non tralasciano altre ipotesi.

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Le testimonianze

Un gesto del tutto incomprensibile secondo Paolo Bruno, cugino e padrino di Gianfranco Fallica che con voce rotta dal pianto racconta: “Per noi è stata una doccia fredda… Io l’ho saputo da Facebook…, Gianfranco era un ragazzo d’oro. Un lavoratore ed era molto legato alla famiglia. Lui con me è nato una seconda volta. Quando era piccolo gli ho salvato la vita…”. Lo stesso paolo Bruno esclude inoltre, che alla base dell’omicidio-suicidio vi siano stati gravi problemi familiari dovuti a cause economiche o a una depressione dell’uomo: “A settembre mi ha mandato un messaggio su WhatsApp dicendomi che stava trasferendo la sua agenzia. Era un ragazzo speciale, di sani principi”, aggiungendo: “Depressione? Ma quale depressione. Era una persona splendida, tutta dedita alla famiglia, un bravo ragazzo”

Sconvolta la madre di Cinzia Palumbo, la giovane donna uccisa insieme con i due figli, le cui urla hanno squarciato il silenzio calato nella via dell’abitazione della coppia, dopo il ritrovamento dei corpi: “Maledetto, maledetto. Cosa gli hai fatto…”. Cinzia a detta di chi la conosceva era una donna molto attiva, mamma a tempo pieno ma sempre disponibile anche ad aiutare i genitori impegnati nella gestione del ristorante di famiglia, il Villa delle Muse a Paternò, genitori che non riescono a darsi pace sconvolti dalla perdita non solo della figlia, ma anche dei piccoli nipoti ai quali erano molto affezionati.

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Il sindaco di Paternò Nino Naso, intervenuto per manifestare l’incredulità e la sofferenza dell’intera Comunità per l’accaduto, ha affermato in merito: “E’ una tragedia che non riusciamo a spiegarci, una famiglia perbene, di lavoratori. La città tutta soffre, non possiamo far altro che stringerci attorno ai familiari e ai parenti, un intero paese soffre. Questa famiglia mancherà all’intero paese”.

L’intervento della Procura

La Procura di Catania ha immediatamente aperto un’inchiesta coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Santo Distefano, disponendo l’autopsia del medico legale fondamentale per poter comprendere le dinamiche del caso.