90 persone cenano al ristorante come se nulla fosse. Era tutto organizzato, dalla protesta tenutasi poche ore prima per le strade della città al “gran finale” costituito dalla cena all’interno del ristorante.
I Carabinieri hanno dunque fatto irruzione nel ristorante ed hanno trovato i 90 partecipanti tutti seduti al tavolo, sulla porta del locale un cartello con la scritta “sold out“.
Quando i Carabinieri tentano di sciogliere il banchetto anti-covid, il proprietario del locale risponde che non hanno intenzione di fermarsi. “Non posso farvi entrare, ho la capienza massima. Sto lavorando. Appena i clienti termineranno la cena entrerete“, dice. Ma i Carabinieri lo incalzano: “Iniziamo ad identificare, non potete stare qua. Signori, dovete uscire“. Ma passerà circa un’ora, prima di arrivare alla fine della cena.
Qualcuno dal fondo della tavolata dice: “Lavorare è un diritto, la protesta proseguirà“. Alla “protesta” ristoratori, baristi, proprietari di palestre e piscine. “Ognuno ha le sue ragioni per protestare“, dicono. La Polizia cerca un dialogo, evita di intervenire: “Potete arrestarmi ma io non chiuderò mai”.
Multa di 400 euro e chiusura fino al 31 ottobre per il proprietario.