Piena solidarietà al “Pueblo de Cuba”!

Il popolo cubano scende in piazza all'Avana per chiedere cibo, medicine e, soprattutto, libertà

Ogni volta che s’intavola una discussione sul COMUNISMO con chi in questa ideologia ha creduto, si ha sempre quale risposta che il sistema ideato da Karl Marx era perfetto, ma mai è stato applicato con la correttezza che richiedeva.

Solitamente, si sorvola sul fatto che questo sistema necessita di un governo autoritario, per potersi realizzare, poiché l’Uomo è un essere imperfetto, tendente alla sopraffazione dell’altro con ogni mezzo, lecito e illecito, ma la felicità è uno stato d’animo diversamente raggiungibile per ognuno di noi e ad alcuni piace immaginare che si possa rinunciare alla libertà in favore di una giustizia sociale .

In queste discussioni, il più delle volte si nota che chi si esprime a favore del socialismo reale e ne parla con fervore, immagina sempre se stesso nel gruppo della prevista “intellighenzia”, e cioè tra coloro eletti per capacità a guidare gli altri, e mai tra chi deve subire il volere altrui. Naturalmente, ciò deve intendersi quale aspirazione ad assumersi responsabilità per il bene comune…

Ormai è risaputo che nell’ex Unione Sovietica, così come nella Repubblica Popolare Cinese e altri regimi comunisti, tutti o quasi avevano un lavoro, un tetto sulla testa e qualcosa da mettere nel piatto. È risaputo anche ciò che deriva da una libertà negata e soppressa con la forza, dalla minaccia continua e dalla paura verso gli organi di controllo o chi possedeva un ruolo politico, anche minuscolo, ma superiore a quello del semplice cittadino.

Anche gli italiani hanno assaggiato cosa vuol dire quella paura, specialmente dopo l’8 settembre del 1943, e francamente non si è mai capito perché alcuni “paladini della libertà”, che hanno combattuto contro il fascismo, sognassero di “regalare” all’Italia un’altra dittatura: il comunismo.

Nelle discussioni sopra citate, sovente si porta quale esempio di socialismo reale quasi applicato correttamente, il governo di Cuba. Il paradiso in terra si chiama Cuba! La giustizia sociale si chiama Cuba! Una sanità tra le migliori al mondo e gratuita. Non ci sono ricchi e tutti hanno una vita decorosa. Le difficoltà economiche derivano dalle sanzioni americane, che vogliono soffocare il regime di Fidel Castro ed eredi.

A questo punto, l’elenco dei cubani che hanno tentato di scappare nei vicini Stati Uniti e sono stati inseguiti, catturati, imprigionati e alcuni fucilati riceve quale risposta che “la rivoluzione ha il diritto di difendersi”. Ma è la rivoluzione o il potere, che ha paura e mostra le conseguenze per chi disubbidisce e sceglie la libertà? Annotazione storica: anche se di origine latina, il detto “Colpiscine uno per educarne cento” fu ripreso da Mao Zedong in epoca moderna.

Oggi Cuba è alla fame e il suo popolo è certo, dopo più di mezzo secolo di comunismo, che non è questo lo strumento migliore per vivere serenamente, progettare il futuro, sperare in un benessere migliore. Il popolo scende in piazza come è accaduto nel Venezuela di Chàvez, altro regime che ha sempre in bocca “El pueblo…El pueblo”, e la polizia spara ad altezza d’uomo, arresta, processa, si sparisce con le famiglie che non sanno se il congiunto è morto o ancora vivo in qualche carcere.

“El pueblo” è servito per raggiungere il potere, ma non può toglierlo a chi l’ha offerto per difenderlo, farlo crescere culturalmente ed economicamente, dargli quella felicità che tutti si persegue: “el pueblo” è una massa che deve lasciarsi guidare in silenzio, ubbidiente o troverà le pallottole a convincerlo.

Evviva sempre la democrazia, sistema di governo sicuramente perfettibile, ma mille volte migliore di qualsiasi forma dittatoriale. Piena solidarietà a “El pueblo cubano”! Scrollatevi di dosso questa illusione del secolo scorso e unitevi alla democrazia. L’Italia, quella che non vive d’illusioni e rimpianti per una dittatura mancata, è con voi!

Massimo Carpegna

Massimo Carpegna
Massimo Carpegnahttp://www.massimocarpegna.com
Docente di Formazione Corale, Composizione Corale e di Musica e Cinema presso il Conservatorio Vecchi Tonelli di Modena e Carpi. Scrittore, collabora con numerose testate con editoriali di cultura, società e politica.