Anche questa edizione della prima al Teatro alla Scala di Milano vede Palco Reale e platea strapiene di Istituzioni, politici e vip e, fuori, le solite contestazioni.
Un gruppo di cinque ambientalisti di “Ultima generazione”, armati di vernice e cartelli con scritto ‘no gas né carbone’ , hanno imbrattato la facciata ed il portone di palazzo Piermarini. Gli agenti del cordone di sicurezza, allestito intorno al teatro, li hanno subito fermati e portati, dritti dritti, in questura. E già si sta provvedendo a ripulire il danno.
Prima alla Scala: presenti le principali cariche dello Stato. Ospite d’onore Ursula von del Leyen.
Si apre, quindi, all’insegna della tensione anche questa stagione lirica al Teatro alla Scala, che vede la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente del Senato Ignazio La Russa, della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Boris Godunov: opera contro il potere zarista, ma per la comunità ucraina è “propaganda russa”
Alle 18 in punto di oggi pomeriggio, assisteranno alla rappresentazione del ‘Boris Godunov’ , del compositore russo Modest Musorgskij, diretto da Riccardo Chailly con la regia di Kasper Holten e Ildar Abdrazakov nel ruolo del protagonista.
La scelta dell’opera è stata contestata fortemente dal console ucraino Andrii Kartysh, che ne aveva chiesto, invano, la cancellazione nei giorni scorsi, nonostante l’opera sia una chiara denuncia del potere zarista.
Attese quattro manifestazioni di protesta
Infatti, fuori dal Teatro alla Scala, anche rappresentanti della comunità ucraina, che vedono l’opera proposta come un atto di “propaganda russa, che strumentalizza la propria cultura per promuovere la narrazione antidemocratica e ultranazionalista del mondo russo in Occidente”.
Tagli alla cultura con la “motosega: Meloni, torna a casa”
Ma a manifestare saranno principalmente i contrari alla manovra finanziaria. La Cub ha mandato a dire a Meloni di non essere gradita a Milano, attraverso una raccolta di firme organizzata su change.org: tra i motivi della protesta, la provenienza della presidente del Consiglio dal fronte della gioventù e la manovra finanziaria, accusata di fare tagli alla cultura “con la motosega” e “tagli ai poveri a favore dei ricchi, sull’onda del fatto che, non bisogna disturbare chi produce”.
Centri sociali contro la manovra finanziaria
Gli antagonisti dei centri sociali, Il Cantiere e il Lambretta, sono pronti con lo slogan “Reddito per tutti, miseria per nessuno: contestiamo la Meloni e tutta la casta”, mentre i Cobas Lombardia e altri militanti autonomi, presenteranno la loro campagna referendaria ‘No Caro Vita’ e, a partire dalle ore 18, animeranno una contestazione con “cena a lume di candela in piazza della Scala, per denunciare l’assurdità del lusso messo in mostra alla prima scaligera, un vero e proprio sfregio alle disuguaglianze e alla povertà, in un momento di guerra e incremento verticale del carovita”.
Protestano anarchici, ambientalisti e no vax
Ad animare ulteriormente la piazza, potrebbero arrivare anche gli anarchici in protesta per le sorti di Alfredo Cospito, attualmente al 41 bis, gli ambientalisti di ‘Extinction Rebellion’, e i ‘No Vax‘, sempre nel pomeriggio all’Arco della pace. Infine, si temono disordini anche per l’evento organizzato all’Università Bocconi –‘La Bocconi, l’Italia, l’Europa‘- dove sono attesi il presidente Mattarella, Von der Leyen e il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Ministri, politici e amministratori locali alla prima alla Scala
Per la prima al Teatro alla Scala, affollatissimo parterre de roi: oltre alle più alte cariche dello Sato, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il ministro del Made in Italy Adolfo Urso e il ministro delle Riforme, Maria Elisabetta Casellati. Insomma, decisamente sovraffollato il palco dove siederanno anche il sindaco di Milano Beppe Sala ed il governatore lombardo Attilio Fontana.
Da Roberto Bolle a Stefano Accorsi: l’arte e la cultura in platea
Non solo istituzioni pubbliche e governative, in mostra, stasera, per la prima al Teatro alla Scala: tra tutti, l’étoile Roberto Bolle, il regista Luca Guadagnino, gli attori Stefano Accorsi, Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco, lo scrittore Alessandro Baricco e Luca Formenton del Saggiatore e Roberto Colaianni, Ceo di Adelphi.
Ma ci saranno anche James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e quello della Triennale, Stefano Boeri, con Italo Rota e Mario Botta e il presidente della Bocconi, Andrea Sironi, accompagnato dal suo predecessore, nonché senatore a vita ed ex premier, Mario Monti.
Ospiti anche i rappresentanti delle isituzioni culturali europee
In sala, posto anche per i rappresentanti delle istituzioni culturali straniere: Alexander Neef, sovrintendente dell’Opéra di Parigi, Joan Matabosch ed Elisabeth Sobotka, rispettivamante attuale e futuro sovrintendente della Staatsoper di Berlino, Valenti Oviedo del Liceu di Barcellona e Thomas Angyan del Musikverein di Vienna.
E così, parte anche questa edizione, targata 2022, della stagione lirica meneghina, con la prima al Teatro alla Scala che, dal 68’ in avanti, è stata utilizzata per dare il via anche alla stagione delle proteste.