Una ricerca statunitense a carattere mondiale rivela che le famiglie dei Paesi più ricchi utilizzano un budget ridotto per acquistare alimenti.
Quanto siamo disposti a spendere per l’alimentazione? Ricerche provenienti dal Dipartimento statunitense del servizio di ricerca economica sull’agricoltura (USDA) hanno pubblicato la loro ricerca in una rivista online denominata Vox per scovare quanto hanno speso, nel 2012, i vari stati nel cibo, nelle bevande e nel tabacco.
I risultati sono eclatanti. Molte nazioni ricche preferiscono ridurre il più possibile il bilancio familiare della spesa al supermercato, nel frattempo tra i meno abbienti aumenta la povertà portando un aumento di percentuale.
Facendo un esempio pratico nel Pakistan, le famiglie dedicano il 47,7% del loro budget nell’acquisto di alimenti, bevande alcoliche e tabacco, in USA invece l’acquisto equivale al 6% (risulterebbe il Paese con il dato più basso). Un’ altro esempio può essere quello della Corea del Sud che nel 1975 investiva circa il 33%, ora è calata del 12%.
Il motivo di tutto ciò sta nel benessere, molte famiglie preferiscono investire i propri soldi in spese mediche, nell’istruzione, nei servizi e nello shopping. In alcuni Paesi l’aumento dei prezzi degli alimenti non ha il potere di incidere più di tanto sul conto in banca, cosa che invece accade nel terzo mondo, dove la quota del portafoglio casalingo dedicata alle spese alimentari supera il 20% del totale.
Questa prassi non si applica però in Russia, in India, anche se il PIL del paese di Putin è più alto di quello della patria di Ghandi. Questi dati corrispondono anche alle abitudini culturali, alle politiche economiche, alla tassazione sulle categorie di prodotti interessate dall’indagine, ai sussidi, all’agricoltura.
L’Italia dove si posiziona? si posiziona nella prima metà della classifica (14,2%), tra il Giappone (13,8%) e il Brasile (14,8%).
In fondo alla graduatoria si è potuto constatare che le nazioni che spendono di più per sfamarsi sono quelle con un tasso significativamente alto di malnutrizione.
Voi quanto siete disposti a spendere per nutrirvi? Preferite spendere i vostri soldi in altre spese? O preferite spenderli tutti nel carrello della spesa?
