Il ransomware è una forma di malware che infetta un dispositivo e ne impedisce l’accesso. Prevede un riscatto, in inglese ransom, vale a dire una somma in denaro da pagare per rimuovere il blocco che limita il sistema. L’Italia è il primo stato in Unione Europea per numero di attacchi ransomware ricevuti, al quinto posto nel mondo a pari merito col Messico, dopo Giappone, Usa, India e Regno Unito.
Nel solo mese di marzo, si sono registrati circa 2 milioni e mezzo di attacchi ransomware in tutto il pianeta. È il Giappone che detiene il primato, con oltre il 20%, seguito dagli Stati Uniti (circa il 5%), da Italia e Messico con poco più del 2,6% del totale mondiale. I dati sono stati rilevati dalla Smart Protection Network, la rete di intelligenze che si occupa di intercettare, analizzare e annientare le minacce e gli incidenti cyber in rete, in tempo reale, il 65% dei quali inviato agli utenti tramite e-mail. Grazie all’aggiornamento continuo del database online, riesce a gestire oltre 500 miliardi di richieste di intervento e individuare una media di 65 miliardi di attacchi ransomware l’anno: nel 2021 ne sono state intercettate e bloccate ben 94 miliardi.