Sette anni e quattro mesi più una provvisionale di 70.000,00 €: è questa la condanna comminata ad un artigiano sessantenne di Reggio Emilia per aver compiuto abusi su due nipoti minorenni, una delle quali affetta da disabilità.
Rito abbreviato per il “mostro”
Al sessantenne sono stati contestati fatti che risalgono agli anni che vanno dal 2000 al 2017 e gli è stato concesso il rito abbreviato. Il GUP di Bologna Aldo Resta, pur concedendo il rito abbreviato, ha aumentato la pena di 4 anni e 7 mesi rispetto alla richiesta del Pubblico Ministero Luca Venturi. L’artigiano fu arrestato dai carabinieri che trovarono nel suo computer circa 500.000 file di materiale pedopornografico, tra cui i video degli abusi compiuti ai danni di una nipote disabile che aveva filmato grazie a telecamere sparse per la casa. Il caso viene a galla dalla collaborazione tra la Onlus La caramella buona e l’Arma dei Carabinieri. Furono Roberto Mirabile e Anna Maria Pilozzi, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della Onlus a rivolgersi all’Arma, in seguito alla denuncia della nipote quindicenne del mostro, che facendosi accompagnare da un’amica si rivolse proprio all’Associazione per denunciare di aver visto nel computer dello zio, convivente di famiglia, delle foto pornografiche.
I Carabinieri, guidati dal Tenente Colonnello Alessandro Dimichino procedettero subito all’arresto. Quando i militari, entrarono nell’abitazione e visionarono il computer e il cellulare rimasero ammutoliti dall’orrore davanti alla quantità abnorme di video e foto pornografiche che avevano come protagonisti minori, tanto che ribattezzarono l’uomo “orco collezionista”. Il materiale era tanto, oltre quello che l’uomo aveva cancellato, che le indagini hanno avuto bisogno di una proroga dei tempi per poterlo visionare per intero. Dalla visione delle immagini si è scoperto degli abusi perpetrati per anni a carico di una nipote minorenne tetraplegica.
La condanna dell’imputato è arrivata oggi; “Questo caso – afferma alla fine dell’udienza Roberto Mirabile – per l’ingente quantità di materiale pedopornografico ritrovato, oltre mezzo milione di file, rappresenta una delle maggiori operazioni italiane contro la pedofilia e voglio sottolineare come sia stato fondamentale accogliere e ascoltare subito la quindicenne che, impaurita e sostenuta solo dall’affetto dell’amichetta del cuore, si è presentata in associazione, chiedendo di essere creduta e protetta. Desidero anche ringraziare il tenente colonnello Dimichino che, con i suoi carabinieri, ha immediatamente stretto una sinergia con noi, nel pieno rispetto dei ruoli e delle competenze”.
Leggi anche Abuso su minore di 14 anni