Salvatore Parolisi, revocati i permessi “premio”

Per il tribunale "non ha ancora fatto quel lavoro introspettivo" per poter essere reinserito nella società

Dopo l’intervista rilasciata a Chi l’ha visto?, Salvatore Parolisi ha perso i permessi che gli erano stati concessi. L’uomo ha parlato di una “condanna ingiusta” riferendosi ai 20 anni da scontare nel carcere di Bollate per per l’omicidio della moglie Melania Rea. Per questo, il Tribunale di sorveglianza ha deciso di revocare le concessioni di cui Parolisi avrebbe potuto godere per uscire dal carcere. Ma facciamo un passo indietro. 

L’uomo uccise la compagna con 35 coltellate. Melania morì dopo una lunga agonia. Il corpo martoriato della 28enne presentava numerose ferite da taglio e nel cadavere era stata conficcata, inoltre, una siringa. Dopo aver scontato 12 anni in carcere però, il Tribunale gli aveva concesso delle uscite di cui avrebbe potuto usufruire fino a ottobre, ma le parole pronunciate nell’intervista (fatta proprio durante un permesso) hanno indotto il giudice a revocargli i 15 permessi rimanenti. 

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Parolisi ha continuato a professarsi innocente 

In quest’occasione Parolisi ha continuato a professarsi innocente e ha descritto l’evoluzione del rapporto con la moglie Melania Rea senza tralasciare l’ammissione di alcune storie avute durante il matrimonio. Questo ha portato il Tribunale di sorveglianza a pensare che Parolisi non ha ancora fatto il lavoro introspettivo necessario a riabilitarsi e non ha compreso “il significato e la valenza” dei permessi premio.

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