“Un omaggio al santo Padre in visita a Milano il 25 marzo”, così è stata definita da Filippo del Corno, assessore alla cultura, la mostra che è stata aperta a pal.Reale il 24 marzo’: “I Santi d’Italia. La pittura devota tra Tiziano, Guercino e Carlo Moratta” a cura di Daniela Porro, che chiuderà il 4 giugno’17.
La mostra espone i quadri di ben cinque secoli di arte sacra, dal Trecento all’Ottocento, affiancando le due città italiane più importanti, Roma e Milano. Le 44 opere provengono da alcuni dei musei italiani e esteri più noti, oltre che dalla Pinacoteca Vaticana e la Fabbrica di S.Pietro. I soggetti principali sono considerati tra i più grandi santi della Chiesa, S.Francesco d’Assisi e S.Caterina da Siena, che furono proclamati patroni d’Italia da papa Pio XII°nell’anno cruciale del 1939, i santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, S.Ambrogio e S.Carlo Borromeo, protettori di Milano.
Molto coinvolgente dal punto di vista emozionale è il capolavoro del Tiziano che raffigura S.Francesco nel momento in cui riceve le stigmate di Gesù,fatto che lo accomuna a S.Caterina da Siena. Particolarmente luminosa è la pala d’altare in cui S.Ambrogio e S.Carlo pregano la Vergine che li guarda dall’alto con il piccolo Gesù, coronati da angeli. Ancora più valore ha acquisito “L’estasi di S.Francesco” di Accumoli, un’opera salvata insieme ad altre in seguito al terremoto,dalla chiesa di S.Francesco di Accumoli, andata distrutta, grazie all’aiuto della squadra del nucleo speciale SAF del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, dei carabinieri e dei volontari di Legambiente.
Sono diverse invece le opere che rappresentano S.Caterina, alcune delle quali, come quella del Brescianino, dal luminoso volto in preghiera,appartenenti alla Biblioteca Nazionale di Siena. I dipinti dedicati a S.Pietro e Paolo introducono invece al Settecento con due interessanti dipinti ,”S.Pietro battezza il centurione Cornelio” e “S.Pietro appare a S.Lucia e a S.Agata“, della Pinacoteca di Ascoli Piceno.
Ammirevole è il Calco in gesso di S.Carlo, realizzato alla sua morte. Certamente fu Carlo Ceresa,pittore bergamasco, a realizzare “S.Carlo in meditazione“, mentre il magnifico “S.Carlo in gloria” fu dipinto dal Cerano e proviene dal museo Diocesano di Milano. Si notano infine due opere d’arte recuperate dopo essere state trafugate: cinque statue in legno del Quattrocento , che rappresentano i santi Paolo,Giacomo,Matteo e Andrea, e il mirabile dittico del Cinquecento realizzato su tavola, su soggetti biblici, di cui appare particolarmente interessante l’espressione degli sguardi, ancora sotto studio.
Grazia Paganuzzi