Scontri a Hong Kong, e la Cina manda i mezzi blindati

Muro contro muro

https://youtu.be/rQ5TFp1hLiU

Mentre ad Hong Kong continuano gli scontri ed i disordini la Cina si sta preparando a reprimere le proteste con la violenza ed ha inviato i mezzi blindati al confine dell’ex colonia britannica. le azioni di Swire Pacific Ltd., la holding della compagnia aerea, hanno lasciato sul terreno oltre il 6%, il calo peggiore in quasi quattro anni in seguito all’occupazione dello scalo aeroportuale. La compagnia cinese con sede nell’ex colonia, pressata da Pechino, avrebbe già licenziato due impiegati dell’aeroporto e sospeso un pilota coinvolti nelle proteste, mentre il Ceo Rupert Hogg ha avvertito che ci saranno “conseguenze disciplinari” per chi parteciperà ai “disordini”.

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La Cina parla apertamente di “atti di terrorismo” e fa sapere che non intende fare sconti a chi è sceso in piazza; secondo il governo cinese non si possono accettare comportamenti eversivi che incitano alla ribellione. I manifestanti però dal canto loro fanno sapere che le proteste andranno avanti fino a quando non saranno ascoltati.

Le violenze della polizia hanno scatenato le reazioni di indignazione delle organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International, e hanno spinto i manifestanti a colpire più forte all’aeroporto di Hong Kong, principale hub asiatico. Con le sale partenze e arrivi occupate da migliaia di persone, le autorità aeroportuali hanno cancellato tutti i voli per poi annunciare la ripresa del traffico non prima di martedì mattina. Anche se già a metà giornata, per timore di una reazione della polizia, molti manifestanti avevano abbandonato lo scalo, lasciando solo un presidio di poche centinaia di persone.

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