Separazione tra coniugi, tutte le novità del disegno di legge del senatore Pillon con tre principali novità: assegno, assegnazione casa, doppia residenza.
La separazione non è solo sentimentale ma anche materiale e, ultimamente, sono i padri di famiglia ad essere catalogati tra i nuovi poveri. Di fronte a questa emergenza sociale si sta studiando un ddl che aiuti in modo concreto le famiglie, per evitare che finiscano sul lastrico.
Le principali novità
Tre le principali novità del disegno di legge in discussione a settembre sulla separazione tra coniugi ideato dal senatore Simone Pillon. Via l’assegnazione della casa, ci sarà la doppia residenza per i figli. Via l’assegno di mantenimento perchè i genitori dovranno contribuire direttamente in egual misura. I tempi di affidamento dei figli saranno paritetici tra entrambi i genitori, e verranno condivisi.
La dichiarazione del senatore Pillon
In una dichiarazione al quotidiano Il Messaggero il senatore dichiara: ”È prevista la sostanziale soppressione dell’assegno di mantenimento. Non ci sarà più l’obbligo di versare soldi all’altro genitore, perché il mantenimento dei figli sarà un onere di entrambi che provvederanno in maniera diretta, come accade nelle coppie conviventi, salvo diverso accordo”. In casi limite interverrà il giudice che stabilirà il mantenimento diretto “sulla base del costo medio dei beni e servizi per i figli, individuato su base locale in ragione del costo medio della vita come calcolato dall’Istat.”
Continua poi spiegando cosa cambierà sulla residenza dei figli:
“Salvo diverso accordo tra le parti e salvo comprovato e motivato pericolo di pregiudizio per la salute psico-fisica dei figli deve essere garantita alla prole la permanenza di non meno di 12 giorni al mese, compresi i pernottamenti, presso il padre e presso la madre. L’obiettivo è quindi quello di equiparare il tempo trascorso tra famiglie, anche mediante adeguati meccanismi di recupero durante i periodi di vacanza, perché il diritto di trascorrere con ciascuno dei genitori tempi paritetici ed equipollenti, salvo i casi di impossibilità materiale”. Ovviamente ci dovrà essere un accordo tra le parti, riconosciuto dal giudice.
Aumentano i costi di separazione
Le nuove norme prevedono obbligatoriamente ci si debba rivolgere ad un mediatore famigliare. Questa figura sarà a pagamento e si colloca nel progetto della riforma, è a carico di chi si separa. In aggiunta al mediatore famigliare, che ha un costo base di circa 50 euro, si dovranno pagare gli avvocati che ricevono un corrispettivo ad hoc per la fase di mediazione.
Eliminazione dell’assegno per gli alimenti
Il ddl prevede l’eliminazione del pagamento degli alimenti da parte del genitore meno abbiente economicamente. Però questo aspetto ha dei lati negativi, la normativa prevede che chi non ha spazi adeguati per un minore rischia di non poter vedere il figlio. Infatti secondo l’art. 11 perde il diritto di tenerlo con sè in termini paritetici.
Novità sull’assegnazione della casa
In caso in cui la dimora venga, in caso eccezionale, assegnata ad uno dei due genitori, esso deve versare all’altro un’indennità di occupazione che verrà poi tassata.