Un attentato di matrice islamista in Algeciras (sud della Spagna) è finito nella serata di mercoledì 25 con un drammatico bottino: la vita di un sagrestano. Inoltre un prete è rimasto gravemente ferito e ora si trova in ospedale in prognosi riservata.
Un 25enne marocchino senza fissa dimora, Y.K, verso le ore 19.00 ha fatto irruzione della cappella di San Isidro, della cittadina andalusa in provincia di Cadice (122 mila anime) e ha iniziato a discutere con i parrocchiani presenti, incitandoli a seguire la religione islamica. Poi, ha abbandonato la chiesa solo per ritornare alle 19.20 con un machete. Il magrebino ha iniziato a colpire immagini sacre con l’arma bianca. Quando il parroco tentava di cacciarlo dalla chiesa, l’uomo, con uno scatto di rabbia, lo ha accoltellato alla gola e alla spalla.
Subito dopo, il 25enne si è spostato nella chiesa di Nuestra Señora de la Palma, a 200 metri dalla prima, e ha ripreso lì il folle attacco alle immagini sacre. Il sagrestano ha tentato di impedirglielo chiedendogli di allontanarsi dal tempio, ma lui si è rifiutato e ha attaccato due donne con il machete. Poi ha inseguito il sagrestano fino alla piazza, dove lo ha accoltellato e pestato fino a causargli la morte. Tre persone che tentavano di aiutare il malcapitato sono rimaste ferite.
L’uomo è stato catturato durante la notte, mentre il primo religioso è stato portato in ospedale e operato d’urgenza. Ora le sue condizioni sono stabili. Il governo di Pedro Sanchez ha dichiarato che la procura indaga per atti terroristici.
