Stefania Ferri: Vi racconto il mio pellegrinaggio a Lourdes

Stefania Ferri, una giovane Dama dell'Unitalsi racconta con emozione il suo pellegrinaggio a Lourdes.

Stefania Ferri: Vi racconto il mio pellegrinaggio a Lourdes

Anche la settimana scorsa ho ricevuto inaspettatamente e gratuitamente l’invito a ripartire per il Pellegrinaggio a Lourdes, dal 7 all’11 giugno insieme alla sottosezione dell’Unitalsi di Ravenna e a tanti amici provenienti da altre sottosezioni dell’Unitasi Emilia Romagna, accompagnate dalla brillante, sensibile, riflessiva, gioviale, positiva ed importante presenza di S.E. Monsignor Francesco Cavina, Arcivescovo della Diocesi di Carpi.

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Stefania Ferri: Vi racconto il mio pellegrinaggio a Lourdes

Ho goduto dell’immenso dono e dell’Immensa Grazia di ritrovarmi, nuovamente, ai piedi della Grotta di Massabielle, piena di gioia, piena di di amore, pervasa e ricolma di un gran di batticuore nel rinnovato incontro vivo, subliminale, particolare e speciale con il Signore Nostro Gesù Cristo, mediante la Beata Vergine Maria, Nostra Signora di Lourdes e Grande Mamma del Cielo.
Ormai ho visto, vissuto, ammirato e respirato il Santuario di Lourdes, sempre insieme, alla grandiosa e meravigliosa famiglia dell’Unitalsi, varie volte, in ogni stagione, viaggiando con ogni mezzo disponibile per raggiungere questa meta, ogni volta sempre nuova, sempre stupenda, sempre eccelsa e sorprendente.

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Stefania Ferri: Vi racconto il mio pellegrinaggio a Lourdes

Questo luogo mi sembra sempre una stupenda e sorprendente città, dove qualunque forma di sofferenza acquisisce nell’incontro, nella relazione, nella buona fede e nella reciprocità una dignità, una visibilità ed una naturale, amorevole, attenta, positiva ed adeguata gratuità. Questo luogo mi sembra sempre uno splendido angolo di casa nostra; uno splendido angolo di Paradiso, dove la Madre Terra ed il Sommo Cielo, si incontrano, si mescolano, si abbracciano e si fondono profondamente.

Uno splendido angolo di Paradiso, dove il nostro cuore si rinvigorisce, si risana, si ricarica, si spalanca e si dilata riempiendosi di fiducia, di accoglienza, di speranza, di fraternità, di positività, di bontà e di carità reciproca nella vicinanza e nella condivisione delle sofferenze, delle imperfezioni, delle difficoltà e delle risorse, dei talenti e delle peculiarità, che ciascuno di noi ha ed è chiamato a mettere a servizio e a disposizione dei fratelli, che incontra sulla strada della propria vita durante il pellegrinaggio diretto all’altro mondo, il mondo dove, incontrando la Gloria del Signore, Dio Nostro, Padre la nostra felicità sarà piena ed eterna.

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Stefania Ferri: Vi racconto il mio pellegrinaggio a Lourdes

Abbiamo riflettuto insieme sull’essenzialità della nostra esistenza umana e cristiana poiché non si vive per servire, ma si serve l’altro per vivere in comunione.
Proprio il tema pastorale Unitalsi di quest’anno, “Non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro”, ha accompagnato le sorelle, i barellieri, i giovani volontari, i pellegrini e le varie persone, più o meno fragili e sofferenti durante le tante celebrazioni che hanno scandito e dato un significato liturgico, spirituale e particolare ad ogni giorno. Ad esempio: la Santa Messa alla Grotta; la recita del Santo Rosario; la Via Crucis, la Liturgia Penitenziale; La Processione au Flambleaux; La Processione Eucaristica; la Santa
Messa Internazionale, nella Basilica di San Pio X, nella quale ho avuto l’emozionante onore di poter leggere la preghiera dei fedeli., in lingua italiana, per tutte le famiglie del mondo.

Stefania Ferri: Vi racconto il mio pellegrinaggio a Lourdes

Ho poi fatto l’Immersione nell’Acqua Benedetta delle Piscine. Per me è sempre una Grazia immensa ed emozionante, tornare ad immergermi nell’Acqua Benedetta delle Piscine, perché penso che sia uno dei modi migliori e privilegiati,
che ho a mia disposizione per offrirmi completamente al Signore, mostrando a tutti la dignità, la positività, l’autenticità e la bellezza della mia fragilità.

Stefania Ferri: Vi racconto il mio pellegrinaggio a Lourdes

Infine i momenti di convivialità, festa musicale e danzante, fraternità, riflessione e condivisione vissuti insieme rispecchiano l’immagine della grande famiglia dell’Unitalsi, che tutti noi amiamo e in cui tutti noi siamo protagonisti con la vivacità, la carica e l’entusiasmo dei bambini e dei giovani, che si unisce benissimo, all’esperienza, alla pazienza, alla sensibilità e alla saggezza degli adulti, degli anziani e di tutte le persone con qualche fragilità e peculiarità particolare.

Personalmente, credo sempre, che partire per andare in Pellegrinaggio a Lourdes con l’Unitalsi sia la cosa migliore, che nella vita, si può avere la volontà, la forza, la consapevolezza, la possibilità e la Grazia di fare. Nessuno torna a casa uguale a prima di partire. Provare per credere. Per tutto quello che abbiamo vissuto e per tanto quanto ancora vivremo insieme, Grazie Mille a Tutti.