Durante un’immersione in mare aperto il cinquantottenne Leonardo Marsiglia per della vita a causa dell’impatto con uno scafo. Il corpo del Sub di brindisi è stato ritrovato sul fondale a 33 metri di profondità.
Ad individuarlo è stato un pescatore amico della vittima. Le operazioni di ricerca si sono attivate mercoledì scorso alle 22 di notte. Ad esse hanno partecipato moltissime persone, coinvolti anche i sommozzatori dei vigili del fuoco e la guardia costiera. Inoltre per avere una maggiore probabilità di ritrovare il sub è stato coinvolto anche un elicottero. Il cinquattottenne si è immerso in mare di notte.
Questo particolare non è Passato in osservato dalla capitaneria di porto, essa infatti sta accertando se l’uomo si sia immerso per svolgere attività di pesca illegali. Secondo i primi risultati dei test eseguiti sul corpo del sub, il medico legale ha evidenziato un forte trauma facciale, un’emorragia nella zona degli occhi, schiacciamento dell’indice mano destra, profondo taglio sull’avambraccio destro. Quest’ultimo molto probabilmente causa dalla cima di nylon della boa di segnalazione.
Le ipotesi formulate dagli investigatori
Secondo gli investigatori il Sab avrebbe sbattuto la testa contro un Motopesca in uscita dal porto ad una velocità di 8,5 nodi, questo avrebbe agganciato la cima di nylon trasportando il sub per 200 metri circa dopodiché la cima si sarebbe rotta.
Oppure è possibile che il sub abbia sbattuto la testa contro la barca di appoggio, posizionata nei pressi della rada, a bordo della quale si trovavano alcuni amici del cinquantottenne.
Purtroppo gli investigatori ancora non sono riuscito ad avere un quadro chiaro e preciso della dinamica.
Attualmente è sotto sequestro la bombola utilizzata dalla vittima dell’immersione, la boa e la cima di nylon. Questi sono gli elementi chiave dai quali è possibile fare maggior chiarezza sull’accaduto. Bisogna attendere i prossimi giorni per una ricostruzione più accurata dell’accaduto e per conoscere i risultati dell’esame autoptico.
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