Suicida in carcere Oskar: uccise l’amico 31enne in un rito satanico

Il 31 enne è stato ucciso nello scorso luglio

Per uccidersi, Oskar ha inalato il gas del fornelletto presente nella sua cella. Il referto del medico legale, riporta il decesso per soffocamento da inalazione di materiale nocivo. Lo scorso 27 luglio aveva accoltellato l’amico di 31 anni, con un fatidico fendente all’addome. L’omicidio è avvenuto nell’appartamento del Kozwlowski, a Brunico.

Oskar durante l’interrogatorio con gli inquirenti, non ha mai saputo spiegare il motivo di tale gesto. I carabinieri in Alto Adige hanno perquisito a fondo l’appartamento del giovane di soli 23 anni, sito a Brunico.

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All’interno dell’abitazione sono state rinvenute ossa sparse, un teschio insanguinato e molte candele. Inoltre, il 23enne di origine polacca, ha sempre mostrato (anche sui social) il suo interesse per il mondo occulto. Secondo gli inquirenti, insieme ai numerosi tagli rinvenuti sul polacco, anche i tatuaggi di Oskar erano poveri delle sue pratiche occulte. In particolare modo, al vaglio degli investigatori, non è passato inosservato un demone, con una croce al contrario, tatuato sul gomito.

I genitori di Maxim Zanella, il 31enne vittima dell’accoltellanto, hanno negato che il figlio fosse vicino a pratiche simili. Il giovane era da tutti considerato molto solare, pieno di vita e senza alcun rancore nei confronti della propria religione.