Trieste sotto assedio, la polizia carica i no green pass

Al termine del Corteo , alcuni manifestanti sono stati caricati dalle Forze dell' Ordine presenti al blocco di Piazza Unità. Il video all'interno dell'articolo.

Nonostante le restrizioni, previste per la manifestazione no green pass di oggi a Trieste, la città “non molla”. Trieste continua a far sentire le sue ragioni in un corteo pacifico, in linea con le precedenti manifestazioni.

Manifestante NO greenpass, by Francesco De Simone

L’ ordinanza e le restrizioni

In attuazione dell’ordinanza emessa dal sindaco di Trieste Roberto Di Piazza, i manifestanti NO greenpass hanno accettato di seguire un itinerario imposto, al fine di mantenersi lontani da Piazza Unità d’Italia. Una delle prescrizioni previste era quella di “adottare le opportune misure finalizzate a garantire il rispetto del distanziamento interpersonale e l’uso della mascherina“. Per un controllo maggiore, era stata anche attivata la presenza di specifico personale addetto ai controlli.

E non solo. Le eventuali sanzioni amministrative per chi non avesse rispettato le prescrizioni, potrebbero arrivare in futuro attraverso l’identificazione ed il riconoscimento a mezzo di videoriprese della Polizia Scientifica”, con successiva notifica presso la residenza o domicilio dei trasgressori.

Una città blindatissima infatti è la Trieste che questa mattina appare agli occhi dei cittadini. Presenti anche gli ormai noti “idranti” già protagonisti nello sgombero del porto di Trieste, pronti a “lavare nuovamente strade e manifestanti” in caso di necessità.

Una città sotto assedio

Trieste blindata, By Vale photo

Nonostante il clima ostile, i manifestanti hanno portato avanti la loro protesta civilmente attraverso le vie del centro, senza che fosse necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine preposte.

In questo scenario, una sola domanda è sorta spontanea a chi stamattina percorreva le vie di Trieste: perché queste estreme misure di sicurezza, dato che la protesta ha sempre avuto un orientamento pacifista?

L’incoerenza del Primo Cittadino

Cariche della Polizia contro i NO green pass, by Zoe Ferfoglia

Molti cittadini ricordano il “non troppo lontano” ottobre 2020, quando il sindaco Roberto di Piazza si era esposto in loro difesa nel contestare il Dpcm che imponeva il lockdown.

In quell’occasione quando erano i gestori delle attività di Trieste a lamentare una crisi economica, il Sindaco si era pronunciato solidale con i suoi cittadini, definendo addirittura il decreto del Governo “una cazzata”. Determinato a sostenere la battaglia delle attività commerciali al punto di “rifiutarsi di obbedire” alle decisioni governative.

Non è stato richiesto in quell’occasione, con tremila persone presenti in Piazza Unità, un impegno così importante delle Forze dell’Ordine. Impegno invece che oggi non è sfuggito né agli occhi dei cittadini né alle tante telecamere presenti in città.

Di Piazza stavolta adotta la linea dura e sceglie consapevolmente di voltare le spalle ai cittadini che manifestano per difendere i propri diritti, previsti dalla Costituzione Italiana. Restrizioni eccessive secondo il parere di molti abitanti, non contenti di questa nuova nomina a Roberto Di Piazza.

Momenti di alta tensione

Attimi di tensione a Trieste, by Zoe Ferfoglia photo

Alla fine del corteo, una parte della la folla si è portata verso Piazza Unità d’Italia rimanendo ai bordi delle transenne predisposte, dove erano presenti le forze di Polizia in tenuta antisommossa, che impedivano l’accesso alla piazza.

Portavoce dei manifestanti rimasti, si fa il Consigliere del movimento 3V Ugo Rossi che, davanti alle transenne cerca di dialogare con gli agenti ed esprime attraverso un megafono, il suo dissenso verso la militarizzazione della piazza principale di Trieste.

Ed è proprio davanti alle transenne di Piazza Unità, che la Polizia di Stato tenta una prima carica. Rimane ferita anche una ragazza di Treviso presente tra i manifestanti. La Polizia non vuole intendere le motivazioni pacifiche che cercano di esprimere i presenti e mantiene un atteggiamento ostile.

La Piazza è completamente circondata. Anche davanti al teatro lirico Giuseppe Verdi è presente un presidio dei Carabinieri con squadre speciali antisommossa.

Dopo le 19 e 30 una piccola parte dei manifestanti già quasi dispersi, ma ancora presenti in Piazza della Borsa, vengono lentamente accerchiati da gruppi delle forze dell’ordine che nel tentativo di “sfollare” iniziano a spingere i manifestanti prima attraverso l’uso dello scudo e poi anche con diversi colpi di manganello, sotto gli occhi dei triestini esterrefatti. Presenti anche manifestanti anziani che vengono coinvolti nelle cariche.