“Tutta colpa del whisky” , di Cristian A. Porcino Ferrara

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Forse è tutta colpa del whisky, la bevanda ricavata dalla distillazione di vari cereali fermentati, con cui ci lasciamo andare nei pensieri aperti della nostra mente per sparare a zero sulla quotidianità di tutti i giorni. La mala politica italiana, i personaggi televisivi, strapagati, che invadono i palinsesti per divertire le nostre serata dalla noia assicurata, e per sottolineare il rispetto che abbiamo, l’uno dell’altro, a scandire un semplice saluto che ha tanto da dire. “Il lei è una forma di cortesia in disuso dal significato non solo formale ma davvero sostanziale”. Ne sa qualcosa Cristian A. Porcino Ferrara, l’autore dell’ultima pubblicazione dal titolo: “Tutta colpa del whisky”, edizione Lulu, maggio 2015. Ferrara lo fa con molta naturalezza nel linguaggio, senza fronzoli che possano distogliere il lettore da una lettura arrabbiata e del tutto autentica, quasi a sottolineare la superficialità di certi individui che ostacolano il nostro percorso di vita. L’autore cerca di enfatizzare, in modo irreligioso,  il piffero di Rocco Siffredi, il porno divo tanto osannato dalle donne di tutto il mondo, sventolato sull’Isola dei Famosi come gioiello inconsueto per il genere maschile. Come esprimersi con certi termini considerati offensivi  o provocatori. Ci sono altri episodi che possono offendere l’opinione pubblica, atteggiamenti ingiuriosi tali da diventare reati. Il libro inizia con una riflessione interiore a tratti poetica, ricordo di un ragazzino sereno immerso nella libertà dell’amore e della pace, innanzitutto nella salvezza del proprio io. Le piccole imperfezioni del creato “Preziosi scampoli di una umanità in divenire”. Cristian A. Porcino Ferrara, cita anche la grande scrittrice Oriana Fallaci, per tutti  l’Oriana”. Una donna intelligente, forte, indipendente, ruvida, cinica e antipatica allo stesso tempo. Di lei amava il suo coraggio e la libertà con cui affrontava il suo domani. Lo stesso coraggio che difficilmente troveremo nella donna di tutti i giorni.

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