US Open 2014. Djokovic sul velluto. Murray batte Tsonga.

Novak Djokovic at the US Open

US Open 2014: il tabellone maschile entra nel vivo. Nella prima giornata di quarti avanza in scioltezza Djokovic, seguito da Wawrinka e Murray, mentre Nishikori frena la corsa di Milos Raonic.

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Il torneo di Novak Djokovic procede in maniera tranquilla e sostanzialmente priva di particolari problemi. Ieri il livello dell’avversario era decisamente più alto: Philip Kolschreiber, che era stato capace di batterlo in passato. Niente da fare, anche il tennista dal rovescio magico non può nulla contro Nole. Il match non è stato privo di ostacoli però. Nel primo set non c’è praticamente partita: troppo centrato e preciso il serbo. Finisce 6-1. Il tedesco, però, non ci sta. Philip attacca e dà tutto quello che ha, arriva al 5-5 pari ma poi niente, Djokovic è troppo per lui. Due passanti annullano altrettante palle break e il secondo parziale prende la strada per Belgrado. Il terzo set ha ben poco da raccontare, con Nole che chirurgicamente strappa il primo servizio all’avversario e mette in mostra grande maturità, gestendo alla perfezione i suoi turni, annullando due palle break. Il torneo del numero 1 del mondo è qualcosa di abbacinante. Non ha ancora perso un set, esprimendo il suo tennis al meglio, facendo divertire il pubblico che non può non ammirarlo. In questo scenario perfetto, si nasconde una solo incognita. Con tutto il rispetto per gli avversari incontrati finora, sulla strada di Nole nessuno è riuscito a fargli alzare il livello del suo tennis, non ha dovuto Nole sfoderare il suo miglior tennis. Soltanto ieri, Kolschreiber gli ha dato qualche grattacapo ma niente di insormontabile per Novak. Ora sulla strada di Nole verso la finale si interpone un vecchio amico: Andy Murray. Questi due fenomeni, classe 1987 entrambi, hanno corso fianco a fianco per anni, consapevoli di essere gli unici a poter stare in scia a Roger e Rafa. Murray dopo la vittoria a Wimbledon, proprio contro Djokovic, si è perso e, ora, è alla posizione numero 9 del ranking, mentre Nole ha mantenuto un livello altissimo e si è imposto come numero 1 del mondo. Il match di domani è il capitolo 21 della loro storia a livello ATP e Djokovic ha vinto 12 volte. Il torneo dello scozzese non è stato agevole come quello di Novak. Al primo turno ha faticato tantissimo contro Haase, contro Kutnetzov ha perso un set, poi però ha sfoderato il suo miglior tennis contro Tsogna battendolo in tre set. Djokovic vs Murray è sempre uno spettacolo, una lotta tra due grandi difensori. Un quarto di finale da leccarsi i baffi.

L’altro match dei quarti di finale degli US Open vedrà di fronte Stan Wawrinka e Kei Nishikori.

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Il numero 2 di svizzera, Iron Stan, è una mina vagante. Il suo tennis è dinamitico e sui veloci campi di New York è assai arduo da frenare. Wawrinka vuole dimostrare che la sua vittoria a Melbourne non è stata un caso, anzi. A Flushing Meadows, Stan ha faticato contro tutti gli avversari incontrati nella prima parte del torneo, partendo da Vaseley, che gli ha rubato un set, passando per Bellucci che gli ha fatto sudare la vittoria. Il ritiro di Kavcic è stato molto utile per lo svizzero che ha potuto riposare e prepararsi al meglio per l’ottavo di finale contro Tommy Robredo. Lo spagnolo era ed è in grande forma, nonostante la sconfitta con Stan. Aveva lottato e battuto Bolelli in 5 set e fermato Kyrgios che era lanciato ad alta velocità verso gli ottavi. Nel match contro Wawrinka Robredo parte meglio e va anche in vantaggio ma è brava Stanimal a non mollare e a recuperare vincendo il primo set. Robredo reagisce e vince il secondo ma ormai è scarico e Wawrinka vince gli altri due parziali in maniera netta. La potenza di Wawrinka ha avuto la meglio sulla regolarità di Robredo.

Era sempre potenza contro regolarità nell’altro e ultimo ottavo: Raonic vs Nishikori. Che ci fosse equilibrio tra questi due non c’erano molto dubbi. Si scontravano, infatti, due filosofie tennistiche opposte: Raonic che va leva su un servizio atomico, Kei che invece difende fino alla morte e non cerca mai il punto in prima persona. Ne viene fuori un match di rara tensione chiuso in 5 set dal giapponese che si vendica della sconfitta subita agli ottavi di Wimbledon 2014. 4-6 7-6(4) 6-7(6) 7-5 6-4: i risultato finale.

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Con questa partita la sessione di incontri si è chiusa alle 2.26 stabilendo un nuovo record per la più lunga giornata di tennis nella storia degli US Open.

Oggi in campo Roger Federer contro Bautista Agut, Monfils contro Dimitrov Simon affronta Cilic e Thiem se la vedrà con Berdych.