Dopo 3 mesi dall’accaduto, l’assassino di Ruiming Wang ha finalmente un volto. L’uomo, di origine cinese, era il proprietario di un bar del Corvetto, a Milano. Si trovava all’interno della sua attività in piazza Angilberto, quando alle 7 del mattino del 19 dicembre 2022 è stato ucciso da diversi colpi di pistola. L’uomo era conosciuto come “Paolo” nel quartiere e i suoi vicini lo hanno definito una persona tranquilla, nonostante il suo bar, soprattutto di notte, fosse frequentato da diversi spacciatori della zona.
A tal proposito dal 2014 al 2018 venne chiuso per 3 volte dal questore con sospensione della licenza. Ruiming Wang viveva da 10 anni in Italia e abitava nel palazzo sopra al suo locale con la moglie e un figlio piccolo. Il movente, da quanto ricostruito, sarebbe di natura economica, probabilmente legato a un debito che la vittima non era riuscita a pagare. L’inchiesta è partita dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere installate all’interno del luogo del delitto, che hanno ripreso tutta l’aggressione.
Il movente potrebbe essere di natura economica
In seguito gli investigatori si sono concentrati sulla vita privata dell’uomo. Adesso la polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un italiano di 73 anni. All’alba di oggi, infatti, gli agenti della sezione Omicidi della Squadra mobile, guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Domenico Balsamo, hanno arrestato il presunto autore del delitto.