E’ stato lanciato il 2 settembre 2014 UN PONTE per ANNE FRANK, un sito/progetto che, tramite i messaggi di Anne Frank, promuove la pace e il rispetto verso il prossimo, incoraggiando a cancellare ogni forma di discriminazione, intolleranza, ingiustizia, violenza, bullismo e razzismo. Un progetto che, inoltre, s’impegna anche a non dimenticare la Shoah.
A idearlo è stata Sofia Domino, scrittrice emergente italiana classe 1987, e autrice di “Quando dal cielo cadevano le stelle”, romanzo che tratta la tematica della Shoah.
UN PONTE per ANNE FRANK propone interviste e testimonianze esclusive rilasciate da sopravvissuti alla Shoah o da chi, con piccoli o grandi progetti, s’impegna a migliorare il nostro mondo, racconta dettagliatamente la storia di Anne Frank, raccoglie poesie e disegni fatti dai bambini della Shoah e incoraggia a imparare dagli errori del nostro passato per migliorare il presente e futuro.Collabora con realtà nazionali e internazionali, quali l’Associazione Anne Frank – Arcole (VR), la Paradise Filmworks International, casa di produzione statunitense che attualmente sta lavorando sul film-documentario No Asylum, che racconta la disperata lotta di Otto Frank per ottenere il visto per gli Stati Uniti e per fuggire con la famiglia dalla Shoah, e la ZACHOR Holocaust Remembrance Foundation, fondata dal sopravvissuto all’Olocausto Ben Lesser.
“Non possiamo scegliere il nostro destino. Ma anche se ci troviamo al centro di una crisi o di una tragedia, possiamo scegliere se farci rovinare le nostre vite oppure se uscire da tali tragedie e andare avanti. È essenziale capire le conseguenze delle scelte che facciamo. È possibile dopo una tragedia o un trauma non sapere più come andare avanti, ma è anche possibile vivere circostanze estreme e aggrapparsi alla voglia di vivere, aggrapparsi a una vita che merita di essere vissuta.” (Ben Lesser).
Tra i sostenitori, UN PONTE per ANNE FRANK vede anche la presenza di Buddy Elias, cugino di Anne Frank e ultimo membro della sua famiglia ancora in vita.
“È meraviglioso Sofia che tu voglia dedicare un sito all’Olocausto e alle sue vittime. Sono davvero contento e grato di quello che stai facendo.” (Buddy Elias)
UN PONTE per ANNE FRANK ha numerosi progetti e iniziative all’attivo, adatti a persone di tutte le età e provenienti da tutto il mondo:
– Cosa chiederesti a un sopravvissuto all’Olocausto? Invita chiunque a porre una domanda scritta a un sopravvissuto all’Olocausto, con la possibilità di ricevere indietro una risposta.
– Fai sentire la tua voce! In collaborazione con la ZACHOR Holocaust Remembrance Foundation, incoraggia a combattere per quello in cui crediamo, scrivendolo su una sorta di muro digitale.
– Generation Diary. Supportando The Anne Frank Trust UK, UN PONTE per ANNE FRANK invita i giovani tra i 13-15 anni a creare il più grande diario digitale mai esistito.
UN PONTE per ANNE FRANK, inoltre, organizza incontri nelle scuole italiane, educando i giovani che sono il nostro futuro.
“Anche se adesso fortunatamente nel nostro mondo non esiste più il nazismo come durante la Seconda Guerra Mondiale, sicuramente però ci sono ancora delle ingiustizie. Troppe ingiustizie. Le guerre in molte nazioni sono ancora presenti, e la discriminazione è vivibile ovunque, ogni singolo giorno, così come l’odio verso il prossimo. Io, invece, con UN PONTE per ANNE FRANK, voglio promuovere il rispetto verso il prossimo. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che l’atteggiamento di Hitler cominciò con un “semplice” odio verso gli altri.” (Sofia Domino).
Per maggiori informazioni su UN PONTE per ANNE FRANK, per partecipare alle iniziative e molto altro;
Sito Web: www.unponteperannefrank.org
Facebook: http://www.facebook.com/unponteperannefrank
Sofia Domino