Varianti Covid in Italia, segnalazioni in tutto il paese

Casi di variante inglese, brasiliana e sudafricana sono state segnalate nel nostro paese, l'Iss sta monitorando la situazione

L’Istituto Superiore di Sanità sta monitorando i nuovi casi registrati con le tre varianti covid: brasiliana, sudafricana e inglese. Giungono segnalazioni in tutta Italia, diversi pazienti sono ricoverati. Walter Ricciardi, consigliere del Ministro Speranza, ha detto che la variante inglese è quella più temibile perché risulta più letale, ed ha dichiarato che “alcuni Paesi hanno già optato per la chiusura drastica. L’Italia è in ritardo, penso avremmo dovuto prendere misure di chiusura già 2 o 3 settimane fa”. In Gran Bretagna i decessi si aggirano intorno ai mille al giorno.

Le varianti Regione per Regione

In Abruzzo, nelle province di Pescara e Chieti, si sono registrati casi di contagio riconducibili alla variante inglese, si stima siano all’incirca il 50%. In Sicilia quattro casi di variante inglese sono stati diagnosticati a Catania e subito sono stati messi in isolamento all’ospedale Garibaldi. La Toscana ha registrato alcuni casi di variante brasiliana nel comune di Chiusi, il sindaco Bettollini ha firmato un’ordinanza con ulteriori misure, chiuse tutte le scuole fino al 20 febbraio. Nella Valdelsa, il tasso riscontrato di casi di variante inglese nel territorio dell’Asl Toscana Centro (Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli) è all’8,4% dei positivi totali.

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In Lombardia, il 30% dei tamponi positivi è legata alle varianti e, come afferma l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti, nelle prossime settimane potrebbero salire al 60-80%. A Corzano, nel bresciano, il 10% degli abitanti (1400 totali) è risultato positivo alla variante inglese. Riscontrata la presenza della mutazione inglese anche in alcuni tamponi effettuati a Bergamo, un positivo a Mantova e tre a Crema. Primi casi anche a Pavia, due persone sono state poste in isolamento.

Anche la Puglia non è esente. Almeno il 15,5% dei tamponi positivi effettuati presenta la variante inglese, mentre nessun caso sulle varianti brasiliana e africana.

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In Umbria sono stati individuati decine di casi di variante inglese e brasiliana. La variante inglese è stata riscontrata soprattutto nell’area di Bastia Umbra, tra il Perugino e il Trasimeno.

Due casi accertati in Piemonte della variante inglese, uno a Cuneo e uno a Vercelli. Primi casi anche in Liguria, nella provincia di Imperia. Zone più colpite: Sanremo e Ventimiglia.

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In Veneto il presidente Zaia ha affermato che il 20% dei tamponi presenta la variante inglese. Nel Friuli Venezia Giulia 17 tamponi sono positivi a quella inglese, stessa situazione anche in Emilia Romagna, Marche e Lazio dove decine sono i casi riscontrati. In Alto Adige resta seria la situazione, i numerosi casi riscontrati (dovuti probabilmente alla variante inglese) hanno fatto sì che il governatore Kompatscher inasprisse le misure per contrastare la pandemia con il divieto di uscire dalla propria abitazione fino al 28 febbraio. Anche in Molise la variante britannica è presente nell’area del Basso Molise, nella provincia di Isernia e nella zona di Campobasso. Variante inglese diagnosticata pure in Calabria dove almeno due persone, tra i migranti ospiti del centro di accoglienza Cas di Longobardi nel Cosentino, sono risultati positivi.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura