I Carabinieri di Portogruaro (VE) hanno fermato tre uomini albanesi di 35, 30 e 27 anni, accusati di furto aggravato con scasso in diverse località venete e friulane. I ladri stavano scappando con la refurtiva. Volevano prendere il primo volo in partenza per l’Albania. Gli inquirenti hanno contestato loro 18 furti tentati o commessi nelle ultime due settimane. I malviventi avrebbero operato nei comuni di Portogruaro, Concordia Sagittaria, San Michele al Tagliamento, Azzano Decimo, Chions e Musile di Piave. Dall’analisi degli spostamenti dei tre sospettati, tutti sarebbero residenti all’estero e si recherebbero in Italia solo per commettere i furti.
La Procura di Pordenone, in persona di Carmelo Barbaro, il P.M. che ha coordinato le indagini, ha autorizzato il fermo e la perquisizione personale degli stranieri. L’esito ha rivelato la presenza di denaro e diversi oggetti preziosi, riconosciuti da alcune delle persone derubate. Dalle indagini condotte, sussisterebbero inoltre altri elementi indiziari che proverebbero la loro colpevolezza. A Papozze, una vittima di furto ha dichiarato di essere andata a cena fuori e di avere trovato l’inferno al suo rientro. I ladri avrebbero rubato anche l’aspirapolvere.
Gli inquirenti ora dovranno stabilire se le persone fermate fanno parte della stessa banda di albanesi specializzata in colpi in ville isolate che è stata sgominata un anno fa in Veneto. In quel caso i ladri avevano messo a segno 48 colpi in meno di due mesi in diverse località tra Venezia, Treviso e Padova. Il modus operandi era simile.
