Settanta opere d’arte provenienti dal Kroller Muller Museum in Olanda sono protagoniste della mostra “Seurat, Van Gogh e Mondrian. Il Post Impressionismo”, a Verona presso il Pal.della Gran Guardia, che è stata prorogata fino al 28 marzo ’16.
Attraverso i capolavori di alcuni tra i più grandi artisti di fine Ottocento,, come Seurat, Van Gogh, Signac e altri, l’esposizione narra la svolta “epica“che avvenne tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, aprendo una nuova era nella storia dell’arte. Si può così ammirare il patrimonio unico del Kroller Muller, che ospita anche gli esperimenti scientifici sul colore, sui processi ottico-visuali e sulla fotografia, collegata particolarmente alla tecnica divisionista.
Tra le opere più grandi è il celebre “Autoritratto” di Van Gogh, “La sala da pranzo ” di Signac (1886-87),dall’atmosfera rigida e rivelatrice dello stile rigoroso di un’intera epoca, mentre per la sua luce emana una grande pace“Domenica a Port -en Bessin.” Notevole è anche la “Composizione con rosso, giallo e blu” di Mondrian.
Il Post Impressionismo nacque in Francia nel 1886, grazie alla tecnica francese del Pointillisme, o Divisionismo, com’era chiamato in Olanda e Belgio, percè il colore veniva realizzato con puntini di tanti colori, che suscitano una percezione differente e particolare della realtà.
Le opere degli artisti che hanno sperimentato tale tecnica furono collezionate da Helene Kroller –Muller, moglie di un ricco industriale olandese, che fondò l’omonimo museo. Van Gogh come sempre è il grande protagonista per i forti sentimenti che seppe infondere nelle sue opere, con un senso del colore ineguagliabile: ecco il famoso “Seminatore”e il “Paesaggio con fasci di grano e luna che sorge”.
Mondrian invece anticipò l’Astrattismo, la svolta che segna il passaggio dall’arte moderna a quella contemporanea.
Grazia Paganuzzi