Digitalizzazione, ammodernamento del sistema di comunicazione, tecnologia all’avanguardia…. Espressioni comuni in un mondo che evolve. Sempre più spesso gli utenti dotati di identità “digitale” possono accedere alla documentazione facilmente (anche via Spid) senza attese né costi. Con un semplice click. Sempreché funzioni la loro email per il recupero della password, la verifica dell’identità o altre esigenze digitali.
Purtroppo, questo non accade da due giorni per milioni di utenti, impossibilitati ad accedere alla propria casella di posta elettronica perché Libero e Virgilio sono bloccati. La bussola sui problemi ai servizi Internet Downdetector continua a registrare migliaia di segnalazioni. Oggi sono numerosissimi i post sui social che denunciano il disservizio. Alcuni utilizzatori di Libero e Virgilio chiedono chiarimenti ai profili ufficiali della società che li gestisce. Tanti utenti utilizzano l’email per lavoro e la mancanza di accesso alla posta in entrata o in uscita è diventato un danno, non più un disagio.
La società che gestisce i due provider escludeva attacchi hacker nelle prime ore di disservizio; tuttavia, una comunicazione successiva non escludeva più un attacco mirato. I responsabili comunque rassicurano i propri utenti che “non perderanno i dati”. Parrebbe che il problema sia stato già individuato e la soluzione sarebbe “vicina”. La nota rilasciata agli utenti che tentavano di accedere alla propria posta diceva “in 25 anni di servizio fedele agli utenti italiani, non ci è mai successo di restare off-line per così tanto tempo”.
Milioni di utenti di Libero e Virgilio attendono con rabbia che si verifichi lo sblocco. Gli utilizzatori di Libero sarebbero intorno a 8,8 milioni, mentre Virgilio aveva dichiarato nel 2020 di superare i dieci milioni di account.