Al Castello Sforzesco:” D’Après Michelangelo…”

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Nell’antico Castello Sforzesco, nel cuore di Milano, è di scena ancora Michelangelo: nelle nuove sale dell‘Antico Ospedale Spagnolo la mostra “D’Après Michelangelo.La fortuna dei disegni per gli amici nelle arti del Cinquecento” resterà aperta fino al 10 gennaio 2016.

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“Fogli d’omaggio” sono stati definiti questi disegni, incisioni, oggetti artistici, una raccolta che tuttavia ha un significato particolare, quello di mettere in risalto l’aspetto più privato della vita dell’artista, la sua sfera affettiva,i suoi legami d’amicizia. Infatti proprio nel periodo in cui stava per ricevere le commissioni della Sacrestia Nuova in S.Lorenzo a Firenze da parte dei Medici e il Giudizio Universale della Cappella Sistina a Roma, intrecciò rapporti di amicizia con importanti esponenti  della nobiltà romana, grazie a cui ottenne anche in dono,disegni grafici a matita, delle vere e proprie opere d’arte. Questi rappresentano un vero e proprio “intimo dialogo coi suoi amici”“, incontrando subito un notevole successo con gli intenditori.

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In mostra si possono ammirare ben 80 opere d’arte, in particolare materiali a stampa e e librari della Biblioteca Bertarelli e Trivulziana. Molti prestiti  sono stati realizzati anche dalle raccolte  italiane come i Musei Fiorentini e Casa Buonarroti, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, di Bergamo e in generale delle principali città italiane, per finire con la Biblioteca Apostolica Vaticana. Non mancano prestiti da numerose città europee e dagli Stati Uniti.

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I disegni sono stati realizzati nel periodo che va dagli anni Venti ai Quaranta del Cinquecento e sono stati organizzati in tre sezioni in ordine cronologico e tematico: la prima corrisponde a” Le Teste Femminili”, ad es. “Furia” e “Zenobia”, donate al signore fiorentino Gerardo Perini. Nella seconda sono ritratti “I Soggetti Mitologici”, come ad es., “il supplizio di Tito” e il “Volo di Ganimede”, creati per l’amico di Roma, Tomaso Cavalieri. L’ultima parte raccoglie le opere che destinò alla sua amica Vittoria Colonna, con cui aveva in comune profondi sentimenti religiosi e spirituali, come rivelano la“Madonna del Silenzio”, la “Crocifissione” e la “Pietà”.

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Accanto ai disegni si trovano anche vari oggetti, incisioni, pezzi d’arte, che hanno fatto parte della sua vita quotidiana privata e ci fanno entrare in relazione con l’intimità dei suoi affetti.

L’ultimo grande capolavoro che corona la visita a tutti gli effetti è la “Pietà Rondanini”, a cui è stato dedicato un museo a parte, presso l’Ospedale Spagnolo.

Si possono seguire le visite guidate che durano circa 90 minuti.

Grazia Paganuzzi