Alessandra Sandri: molestata e uccisa a soli 11 anni

Dossier sulla vicenda di Alessandra Sandri, la ragazzina scomparsa a Bologna nel 1975. Nessuno, si può dire, ha realmente pagato per la sua misteriosa fine.

Nel corso del tempo, il noto programma rai Chi l’ha visto? si è occupato di uno dei casi più terribili riguardanti un minore. Stiamo parlando della vicenda di Alessandra Sandri, una ragazzina continuamente molestata e uccisa a soli 11 anni. Un fatto che lasciò l’amaro in bocca a tutti. La povera Alessandra finì nelle mani di adulti senza scrupoli, dei pedofili, che non solo abusarono di lei, ma la fecero anche sparire nel nulla, uccidendola ed occultando il suo cadavere. Più volte CLV ha fatto riaprire l’inchiesta in questi anni, in quanto il cadavere di Alessandra non è mai stato ritrovato.

Alla fine, in una puntata di luglio 2015, Federica Sciarelli disse che la procura di Bologna aveva ascoltato una testimone importante che, seguendo la trasmissione di Rai 3, aveva deciso di rendere noto ciò che sapeva, indicando un luogo, dove sarebbe potuto essere sepolto il corpo di Alessandra Sandri e il cadavere di un altro uomo, Remo Soravia, che frequentava lo stesso bar in cui si incontravano gli aguzzini di Alessandra. Purtroppo da allora non sembrano esserci stati ulteriori aggiornamenti sulla questione. Ma chi era Alessandra Sandri? Cosa accadde realmente a questa bambina innocente?

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Alessandra Sandri: la scomparsa

Come leggiamo dalla scheda del sito ufficiale di Chi l’ha visto? dedicata al caso, Alessandra Sandri scomparve una piovosa notte del 7 aprile 1975 a Bologna. Prima di sparire nel nulla, la ragazzina si diresse assieme alla madre a prendere l’autobus che l’avrebbe portata a scuola. Subito dopo, di lei si persero le tracce. La madre di Alessandra vide la figlia, per l’ultima volta, scendere alla fermata di via Farini. Nonostante il trascorrere degli anni, i genitori hanno sempre sperato di ricevere almeno un’informazione sulla reale fine della loro bambina. Chi l’ha visto? ha scoperto che, pochi mesi prima della sparizione di Alessandra Sandri, due uomini vennero denunciati per molestie sessuali nei confronti dell’11enne e di una sua amica. I genitori di Alessandra Sandri sono sempre stati sicuri che qualcuno conoscesse cosa sia accaduto ad Alessandra ed hanno cercato di tenere sempre vivo il ricordo di loro figlia, affinché nessuno dimenticasse questa triste vicenda.

Le dichiarazioni di una compagna di classe

Arriviamo ad aprile 1998. Una ex compagna di classe di Alessandra Sandri, che era con lei sull’autobus numero 10 il giorno della scomparsa, ricordò che all’epoca, prima di entrare a scuola, la ragazzina sembrava tentennante: “Eravamo in ritardo, ma lei mi disse ‘vai che ti raggiungo’ “. Nel corso delle sue indagini, Chi l’ha visto? ha scoperto un contesto squallido e preoccupante, che al tempo della scomparsa di Alessandra Sandri avrebbe dovuto allertare tutti. Poco prima di scomparire, Alessandra era stata insidiata da alcuni balordi di età adulta, che si divertivano a molestarla sessualmente. Due di questi individui vennero condannati, ma in seguito liberati grazie a un condono della pena.

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L’inquietante registrazione

Nel corso degli anni, Chi l’ha visto? ha continuamente fatto ascoltare l’orrida registrazione che ha generato risentimento nel cuore degli italiani. Nella registrazione si sente la voce di Alessandra Sandri. Poco prima di questo strano, illogico e ingiustificato interrogatorio, ella fu presa da un uomo, titolare di un negozio di elettrodomestici, il quale scoprì che Alessandra era entrata in un “portone”. L’uomo si chiama I. P. Vi riportiamo qui di seguito le esatte parole dell’individuo e di Alessandra.

I.P.: Quando sei andata di fronte a casa sua… Tu?

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Alessandra: Mi ha detto di entrare lì… Dal portone.

I.P.: E tu sei entrata nel portone. Poi?

Alessandra: Poi sono andata in casa.

I.P.: Allora ha aperto la porta di casa e tu sei entrata in casa?

Alessandra: Sì.

I.P.: Allora… Allora tu sei andata in casa… e lui cosa ha fatto? No! No! No! No… Io voglio sentirlo con te. Voglio vedere come ha agito lui. Capito? Voglio vedere come ha agito… Solo… Il sistema che ha… Agito. Come ha agito?

Alessandra: Ecco.

Ignazio: Dai! Insomma! Oh! Ragazza! Come ha agito?

Alessandra: Si è tolto i vestiti…

I.P.: Si è tolto i vestiti. E te cosa facevi? Lui si è tolto i vestiti poi… Io voglio capire come è avvenuta la cosa. Solo… Solo… Perché mi devo fare un’idea io… Un’opinione mia dentro la testa mi devo fare… Lui si è tolto i vestiti… No? Tu cosa facevi niente?

Alessandra: Niente.

I.P.: Niente. A un bel momento… Quando lui è stato nudo… Perché si è tolto i vestiti… Allora… Cosa ha fatto? Cosa ha fatto se tu eri lì che non facevi niente… Cosa guardavi un quadro?

Alessandra: No.

I.P.: Cosa facevi? E spiega! Non capisco niente… Voglio sentire come sono avvenute le cose. Come è avvenuto? Non è che io devo immaginare o capire. Lo so anch’io come avvengono queste cose qui. Però… Voglio vedere come ha agito lui… Perché… Praticamente tu… Hai dimostrato di essere una ragazza ingenua… Lui ti ha chiamato in casa… Tu sempre ingenuamente… Perché una bambina di 11 anni non può avere la malizia… Vabbé… Tu ti sei trovata nel suo portone… Poi un bel momento ha aperto l’uscio… Ti ha attirato in casa… 11 anni… Non puoi avere la malizia di una di 30 anni che subito poteva capire… ahò, questo mi ha chiamato in casa perché vuol fare all’amore… È giusto? Allora… In un bel momento ti vedi quest’uomo nudo… Che si è spogliato. Perché lui è andato di là… In un’altra camera? Dov’è andato? Dov’è che si è spogliato? È andato a spogliarsi in un altro posto. A un bel momento viene di qua… Quest’uomo mezzo nudo… O nudo completo?

Alessandra: Nudo

Uomo: Nudo completo addirittura… E tu invece eri ancora lì vestita che aspettavi… Aspettavi che ti parlassi. Lui t’aveva chiamata in casa per parlare. È così? Eh?

Alessandra: Sì…

Uomo: Vabbé… Mi sembri un caprone… Mi sembri…

Non andò mai a denunciare

I. P. non andò mai dai genitori o dalle forze dell’ordine ad avvertire degli abusi subiti dalla ragazzina. Non fece assolutamente nulla di tutto questo. Parentela, inoltre, non fu mai accusato di nulla. Questa che vi abbiamo proposto è solo una parte dell’interrogatorio. Il resto di esso, a detta di Federica Sciarelli, sembra addirittura più minuzioso e inquietante, poiché l’uomo si fa raccontare tutti i particolari delle violenze ai danni di Alessandra. Ignazio Parentela uscì dal caso come se non avesse fatto nulla. Altri due uomini, invece, furono accusati, in quanto nella registrazione, Alessandra Sandri fa i nomi dei suoi due aguzzini. Uno si chiama Franco Mascagni, l’uomo che la portò all’interno di quella casa. L’altro, invece si chiama Giorgio Fragili. La casa in cui venne portata Alessandra era di proprietà di Fragili. Vennero accusati entrambi di violenze sessuali nei confronti della ragazzina. Tuttavia, gli inquirenti non accusarono mai i due di aver fatto scomparire la giovane Alessandra Sandri, Franco Mascagni è morto. in seguito, l’inchiesta dirà che fu lui l’omicida di Alessandra.

L’intervista a Giorgio Fragili

Chi l’ha visto? intervistò Giorgio Fragili, proprietario all’epoca della casa in cui venne violentata Alessandra Sandri. Parlando di Franco Mascagni, Fragili disse: “Un giorno lui mi chiese le chiavi, questo Mascagni. Io abitavo da solo, mi ero separato dalla mia prima moglie … Mi chiede le chiavi per venire a casa mia con la sua ragazza. E poi non sapevo neanche che era quella (Alessandra nda). E io, come facevo anche con altri amici, le chiavi gliele lasciavo, perché abitavo da solo. Non avevo problemi”. Alla domanda se sapesse che questa ragazza era minorenne, l’uomo rispose: “Io non sapevo neanche che era questa”. Giorgio Fragili, durante quell’intervista, negò qualsiasi tipo di rapporto con Alessandra Sandri, così come negò di sapere dove fosse stata sepolta.

Chi era Remo Soravia?

La donna che nel 2015 diede alla procura di Bologna la sua testimonianza riguardo il caso di Alessandra Sandri, fece anche il nome di Remo Soravia. A detta della donna, Alessandra e Remo potrebbero essere stati sepolti nello stesso luogo. Remo Soravia, all’epoca dlla scomparsa di Alessandra Sandri, era solito frequentare lo stesso bar in cui si riunivano i pedofili. La sparizione di Soravia avvenne 4 anni dopo la sparizione dell’11enne Sandri. La signora disse agli inquirenti: “Dove troverete la piccola Alessandra Sandri, accanto ci sarà anche Remo Soravia”.

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Marco Della Corte
Marco Della Corte
Sono nato a Capua (Caserta) il 4 agosto 1988. Da sempre amante, della letteratura, giornalismo, mistero, musica e cultura pop (anime, manga, serie tv, cinema e videogames). Ho mosso i primi passi su testate locali come Il Giornale del Golfo e la Voce di Fondi, per poi passare a testate più mainstream come Blasting News, Kontrokultura e Scuolainforma. Regolarmente iscritto presso l'ODG Campania come pubblicista, sono laureato in Filologia classica e moderna. Attualmente insegno come docente di materie umanistiche tra liceo classico e scientifico. Ah, dimenticavo: la cronaca nera è il mio pane quotidiano!