Arte e storia a palazzo Isimbardi a Milano

Siamo nel cuore di Milano, dietro S.Babila. Affacciato a corso Monforte c’è Palazzo Isimbardi, una delle piu’ rappresentative residenze storiche  della città, dove attraverso delle visite guidate si possono riscoprire bellezze artistiche e aspetti storici, non a tutti noti.

All’interno del palazzo la famiglia Isimbardi aveva la sala da pranzo nella Sala di Antegiunta, dove attualmente si tengono le riunioni della Giunta provinciale.Su un camino in basalto nero sul fondo della sala, si nota lo stemma nobiliare della casata, in cui sono raffigurati i gigli del re di Francia, che confermano l’attribuzione da parte sua del titolo.

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Come in molti di questi posti, amche qui il tempo si è fermato: tutta l’atmosfera ci riconduce indietro di alcuni secoli, grazie anche a mobili e pezzi antichi, come la consolle del Settecento, con una specchiera dorata, sulla parete opposta. Proprio su questa si trova il bronzetto “originale” del celebre “Guerriero di Legnano”, realizzato alla fine dell’800, che rappresenta la vittoria dei comuni lombardi contro l’imperatore Federico Barbarossa  a Legnano nel 1176.

In tutt’altro periodo ci spostiamo davanti alla scrivania in radica di noce e bronzo, originaria del primo Ottocento, usata dal maresciallo austriaco Radetsky, nel periodo in cui fu l’odiato governatore militare del Lombardo-Veneto,mentre rasserenano  i cicli di dipinti ad olio su tela , appesi alle pareti, che raffigurano animali, piante e scene pastorali. Attualmente attribuiti al pittore fiammingo del Settecento Philipp Peter Roos, testimoniano il gusto tipicamente arcadico dell’epoca.

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Tuttavia il vero capolavoro di palazzo Isimbardi domina dal soffitto, e non puo’ che portare il nome di un grande  maestro,come Giovanbattista Tiepolo, il celebre pittore veneziano del ‘700: è un vero gioiello e rappresenta l'”Apoteosi di Angelo della Vecchia nel segno delle virtu'”. Fu acquistato dalla Provincia di Milano in una galleria d’arte di Ginevra nel 1954, e adeguatamente restaurato. Di misure notevoli, 6 metri per 8,  rappresenta l’assunzione al cielo degli Eroi attraverso la tecnica” Trompe l’oeil”. Le figure simboleggiano l’allegoria delle virtù e del vizio in varie forme e significati: la luce contrapposta alla tenebra, la verità alla menzogna,la sapienza all’ignoranza,la mansuetudine alla bestialità. In un’altra allegoria si trovano le scienze e le arti considerate più importanti nell’antichità, come la pittura, la musica, l’astronomia e la letteratura.

Le visite guidate si tengono il primo venerdì  del mese alle ore 10 , e il terzo alle 18.Info : Sportello Info Milano, Gall. Vitt.Emanuele 2. tel.: 02-88455555.

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Grazia Paganuzzi