Attacco islamista ad una Università in Pakistan

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Questa mattina un commando di miliziani islamisti ha attaccato una Università in Pakistan: secondo un primo bilancio i morti sarebbero almeno trenta e i feriti sarebbero cinquanta, tra cui un professore e due delle guardie di sicurezza all’ingresso del campus. Non si sa ancora quanti fossero i miliziani del sedicente Stato islamico che hanno preso parte all’attacco, ma, secondo alcuni testimoni scampati miracolosamente al massacro, il commando sarebbe stato composto almeno da dieci o undici persone pesantemente armate.

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Le forze di sicurezza pakistane hanno subito isolato il campus e sarebbero riuscite ad eliminare quattro terroristi, mentre gli altri sarebbero in fuga; non è ancora chiaro se ci fossero dei fiancheggiatori dello Stato islamico all’interno dell’Università che potrebbero avere aiutato il gruppo armato ad entrare nelle aule dove si stavano tenendo le lezioni.

Il Primo Ministro pakistano, che si trova in Svizzera per partecipare al forum economico- finanziario di Davos, ha condannato con fermezza l’attacco sostenendo che:” Chi uccide studenti innocenti non ha fede né religione e ci rende ancora più determinati ad estirpare il terrorismo dal nostro Paese“.

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Quando le forze di sicurezza e le squadre antiterrorismo hanno circondato il campus si sono udite violente esplosioni e moltissime raffiche di armi da fuoco, segno che i miliziani islamisti erano ben armati e che il business delle armi illegali continua ad essere uno dei più fiorenti per lo Stato islamico.

Molti studenti sarebbero riusciti miracolosamente a fuggire e hanno raccontato di avere visto a terra parecchi corpi ricoperti di sangue; alcuni erano talmente in preda al panico che pur di salvarsi si sono gettati dalle finestre senza pensarci.

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Non è la prima volta che i miliziani islamisti prendono di mira la cultura in Pakistan, in passato già altre volte scuole e Università sono state oggetto di sanguinosi attacchi da parte di gruppi terroristici perché negli ambienti  dell’Islam radicale la cultura è percepita come qualcosa di pericoloso da combattere ad ogni costo.

L’Università di Charsadda venne  fondata da Khan Abdul Ghaffar Khan, storico leader pakistano del  pacifismo e della nonviolenza, meglio conosciuto con il soprannome  di ‘Bacha Khan’ che morì nel 1988. Nel momento in cui, attorno alle 9:00 ora  locale, i militanti islamisti hanno fatto irruzione nel campus circa seicento  fra professori e studenti si apprestavano a partecipare ad un recital di poesie dedicato a ‘Bacha Khan’ nell’anniversario della sua morte.