Era il 10 giugno quando Firenze è stata scossa dalla scomparsa di una bambina di origini peruviane. Le indagini proseguono e ad oggi la squadra mobile ha arrestato lo zio della piccola Kata. Oltre che per lui, il mandato di arresto è stato emesso anche per altri 3 uomini, accusati di essere i responsabili di un raid punitivo contro 2 persone ree di essersi rifiutate di pagare la stanza dell’ex hotel Astor. Come se non bastasse, i familiari della bambina sono stati perquisiti anche se non risultano indagati.
Le accuse nei confronti delle 4 persone arrestate sono di: lesioni, tentata estorsione, estorsione e anche tentato omicidio. Accuse che hanno fondamenta nei fatti del 28 maggio quando una persona fu defenestrata dall’ex hotel Astor. Ma questo è solo uno degli episodi che ha portato le forze dell’ordine ad agire contro A. A. V., lo zio della piccola Kata.
Le perquisizioni e le indagini per la scomparsa di Kata
I carabinieri hanno anche proceduto a perquisire la mamma e il papà di Kata, con l’obiettivo di acquisire i cellulari e capire se qualcuno avesse in qualche modo, nascosto delle informazioni, non solo su quello che è definito come raid delle camere, ma anche per la scomparsa della bambina che potrebbe essere stata vittima di una sorta di regolamento di conti.
Questa è, secondo gli inquirenti, la pista più plausibile. Per avere risposte più precise occorre però aspettare i risultati dell’indagine.