Un emendamento al decreto carburante prevede che, se anche il bonus benzina non concorre alla formazione del reddito, i contributi previdenziali sono soggetti comunque alle relative trattenute.
Bonus benzina: cosa cambia?
La Camera ha approvato da poco il Dl carburanti, in arrivo a breve al Senato. Il testo approvato conferma, fra le altre cose, un obbligo per i distributori di esporre i cartelloni con la media dei prezzi di riferimento accanto ai prezzi praticati. L’obbligo dispone che gli impianti di distribuzione sulla rete non autostradale dispongano il prezzo medio regionale, e che quelli autostradali dispongano quello del prezzo medio nazionale praticato sulla rete. C’è poi la questione del bonus benzina. Se anche non concorre alla formazione del reddito, il Dl stabilisce che i contributi previdenziali restano soggetti alle relative trattenute, che sono intorno al 30% per le aziende e poco più del 9% per i lavoratori.
I poteri del Garante, a quanto ammontano le multe?
Il Dl rafforza anche i poteri del Garante in merito al lavoro di sorveglianza dei prezzi. Lo stesso Garante redigerà una relazione trimestrale sui prezzi per prevenire comportamenti impropri. Avrà inoltre il potere di disporre la convocazione della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, organo istituito dallo stesso Dl. Sono previste multe tra i 200mila e i 2.000 euro per la violazione degli obblighi di esposizione o aggiornamento dei prezzi di cui sopra.
