Bornato: la bellezza di un antico borgo

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Bornato, un antico borgo che spicca davanti alla bellezza delle montagne imbiancate di neve nella stagione invernale, è un piccolo gioiello della Franciacorta.
Le sue origini risalgono all’epoca romana, da cui parte la sua lunga storia, che  in seguito passò attraverso il dominio veneto, quello napoleonico e quello austriaco.
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Le sue vicissitudini lasciarono diverse interessanti vestigia a partire dal suo bel castello, costruito intorno a metà del 1200 dalla famiglia Bornati sopra i resti di un vecchio “castrum”, e trasformato poi nel 1562 dai suoi nuovi proprietari, la fam. Gandini. Le mura in pietra grezza ancora intatte,sono circondate da un fossato e fortificate da torri, mentre gli interni sono arredati e decorati, come vollero i Gandini, in stile rinascimentale, sul nucleo della fortezza precedente. Negli eleganti locali si trovano antichi affreschi di origine settecentesca, camini in pietra, soffitti decorati, oltre agli antichi arredi di pregio, mentre al di fuori, nel verde giardino si trova ancora il vecchio pozzo dove un tempo si attingeva l’acqua.

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Alla stessa famiglia appartiene palazzo Bornati, sorto nella parte alta del paese, verso la fine del Settecento. Secondo lo stile delle antiche ville della Franciacorta, è dotato di un alto portico retto da colonne in pietra di Sarnico. Due secoli prima, nel Cinquecento, fu costruita anche la villa Bornati-Secco d’Aragona, formata da due corpi e un androne: ancora oggi è incantevole passeggiare  sotto il bel porticato a sei archi e ammirare lo scalone settecentesco. Un tempo il complesso  era collegato al castello. Circondata da un magnifico giardino è infine la Villa Rossa, sempre dei signori Bornati.

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Più antica ancora è la Pieve di S.Bartolomeo Apostolo, sorta nel 1400,sopra un alto edificio dell’XI°sec., come risulta dalla pianta di impostazione romanica. La compongono una navata principale e una laterale a quattro campate. Originari del Quattrocento e Cinquecento sono i resti dei begli affreschi .

Interessante è anche il Santuario della Madonna della Zucchella, per il valore  che rappresenta all’interno della comunità. Fu costruito nel dopoguerra per incorporarvi un affresco omonimo, strappato dalla sua sede d’origine e posto qui all’interno di una cornice. A metà settembre ogni 5 anni vi vengono celebrate le Feste Quinquennali  della Madonna della Zucchella:  in tal occasione l’immagine della Vergine viene trasferita dal Santuario alla Chiesa Parrocchiale per una settimana.

Per la cerimonia, le donne decorano le vie del paese con fiori  di carta.

Grazia Paganuzzi