Camerota. Dove la tradizione musicale incontra il culto mariano.

SS.Annunziata__-_Licusati

Maggio è il mese dedicato a Maria, figura chiave della comunità cristiana, molto sentita nel territorio cilentano. A Camerota la Madonna si celebra con una rassegna di tre gruppi corali (Camerota, Lentiscosa, Monte S. Giacomo), con canti della tradizione ed esecuzioni soliste. Un confronto musicale tra i cori, un momento di aggregazione, una ‘pausa’ per cercare l’intimo rapporto tra il fedele e Maria; evento fortemente voluto dall’associazione SOS Sorriso.

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polittico convento dei cappucciniMusica e figura mariana è un binomio perfetto per Camerota.

Il culto della Madonna rappresenta una parte importante della vita comunitaria del comune. Si festeggiano infatti la Madonna di Pompei (8 maggio) a Camerota, mentre a Licusati (il piccolo paesino a 3 km dal capoluogo), l’Annunziata, festa popolare e religiosa che si ripete ogni anno il 18 maggio e l’8 settembre, e infine Lentiscosa con la festa della Madonnina (metà agosto) e Marina di Camerota con la Madonna del Carmine (16 luglio). Camerota, dal greco Kamaraton (=ricurvo), rappresenta un luogo in cui sono “passati” e hanno lasciato le “orme” culturali e religiose la popolazione latino-greca, i monaci basiliani e francescani, i turchi e infine i Borboni.

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san_daniele_14La vita religiosa, i culti di impronta orientale (per la vocazione e l’attaccamento alla tradizione fino a condizionare anche la vita quotidiana), è stata portata e divulgata nel passato, basti pensare alla presenza dei conventi, come il convento dei Cappuccini (del 1602) dove, all’interno, troviamo un polittico raffigurante S. Maria degli Angeli. Nel comune la vita religiosa è parte integrante della comunità. Solo a Camerota sono presenti almeno quattro chiese: san Gennaro, san Daniele, san Nicola, S. Maria. A Licusati è presente il santuario dedicato alla Madonna dell’Annunziata e la cappella di sant Antonio, a Lentiscosa invece santa Rosalia, le cappelle di santa Sofia e san Antonio, e infine di san Lazzaro in località Porto Infreschi.

La musica poi è un’altra dimensione caratterizzante di questo comune del Cilento. Camerota è senza dubbio il centro in cui la musica è sempre stata oggetto di studio e fonte di guadagno, spesso tramandata da padre in figlio. Tre sono le famiglie più note che dimostrano talento e professionalità, in maniera diversa, come la famiglia Cammarano, D’Alessandro e Toriello. Da generazioni si tramandano la passione per la musica; sono di un’innata musicalità. Bande musicali e cori, musicisti e musicologi, dilettanti, insegnanti. La musica rappresenta un vero impegno sociale e umano. A Licusati è rinato finalmente il coro, chiamato Ancilla domini, diretto e curato da Franco Toriello, dopo anni di stasi. Un Toriello (Gaetano) anche a Lentiscosa, lo stesso che ha lasciato la tradizione del coro al giovane musicologo Leo Cammarano, che oggi insegna al conservatorio di Trapani. Infine la famiglia D’Alessandro, attiva soprattutto a Marina di Camerota con il coro, ma che ha anche organizzato l’Orchestra del Cilento, inaugurata da pochi mesi. Interessante anche il coro femminile ideato dal mezzosoprano Teresa D’Alessandro.

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E quindi la musica, – in questo scenario di tradizioni-, come non poteva non raccontare uno dei periodi più attesi e sentiti dalla popolazione?. La rassegna dunque, è un momento tanto sorprendete quanto dovuto, che si è svolta ieri sera nella chiesa di santa Maria, nella piazza di Camerota.

Introduce la potente voce di Pina Di Bello con “Ave Maria”, segue la giovane espressività di Eliana Toriello con “Grazie Mamma” (arrangiamento di Gaetano Toriello). La rassegna parte con il Coro di Monte S. Giacomo di sole donne, diretto dal maestro Rosetta Caporrino, che presentano quattro canti della tradizione mariana. Toccante le interpretazione delle camerotane Antonietta Fasolino con “Magnificat” di Marco Frisina e la giovanissima Noemi Sgueglia con “Ave Maria” di Caccini, accompagnata da Francesco Saggiomo alle tastiere; la presenza musicale si integra perfettamente con il graduale sviluppo del canto, si assapora l’andamento musicale e vocale.

coro di lentiscosa

E’ il momento del numeroso coro Vivat di Lentiscosa, diretto da Gaetano Toriello. I brani eseguiti (“Ave Maria grazia plena”, “Ave Regina madre dolcissima”, “Dell’aurora tu sorgi più bella”) sono di grande impatto emotivo, tanto da emozionare la platea, per la forte coralità del gruppo, in quel misto di voci che si rincorrono in maniera da creare dinamicità, tanto da smuovere anche gli animi.

coro camerota

Infine il coro di Camerota, Kamaraton Cantus, diretto da Leo Cammarano. Tre i brani scelti, due tratti dalla tradizione come “Ave Maria – Lourdes” , armonizzazione di M. Palombella, “Inno alla beata vergine di Pompei” (che si festeggia proprio in questi giorni a Camerota) e “Magnificat” di Arvo Pärt. Quest’ultimo rappresenta qualcosa di diverso rispetto alle precedenti esecuzioni. Un canto che esprime la sofferenza attraverso poche note e ripetizioni. La struttura del canto è di tipo orizzontale, ricorrente nella musica di Arvo Pärt, il quale vuole arrivare a descrivere gli stati emotivi in maniera semplice eliminando la tonalità, le modulazioni e mettendo in risalto il silenzio.

Una serata interessante, dunque. La musica si fa protagonista, interprete, omaggio. La Fede passa per la cultura e viceversa, perché inevitabilmente ascoltare musica significa portare cultura, tramandarla. La musica è anche dimensione intima e catartica degli uomini, avvicina al divino, educa gli animi. Positiva iniziativa dell’associazione SOS Sorriso di Camerota insieme al parroco don Andrea Sorrentino, i quali stanno lavorando in maniera continuativa e su più fronti, per fare del comune di Camerota e della diocesi di Teggiano-Policastro, un contesto vivo e compatto.