Ciro Esposito lotta tra la vita e la morte. Le questure di Napoli e Roma temono violenza
Era il 3 maggio. Allo stadio Olimpico di Roma, di lì a poco, si sarebbe disputata la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.
Ciro Esposito, tifoso partenopeo, veniva ferito da colpi di arma da fuoco per mano di un ex ultrà romanista.
Ciro è ricoverato al Policlinico “Gemelli” di Roma dallo scorso 3 maggio, ma oggi le sue condizioni si sono aggravate, lotta tra la vita e la morte, e sembra che abbia anche ricevuto il sacramento della estrema unzione.
È lo stesso avvocato del giovane, Angelo Pisani, ad affermare che le condizioni di Ciro sono disperate.
Le questure di Napoli e Roma si trovano in allerta, in quanto, ipotizzano un escalation di violenza se il giovane dovesse spirare.
Così, uomini della Digos sono appostati al Gemelli, la questura di Roma ha inviato pattuglie di controllo alla barriera autostradale di Roma sud e la Polfer ha il compito di controllare ogni treno in partenza da Napoli verso Roma.